Non voleva separarsi da Silvia
Per Marenzi arresto convalidato

L'omicidio è scaturito da un litigio e dalla gelosia. Ha spiegato così le coltellate inferte martedì contro la moglie Silvia Betti, la donna uccisa con 9 fendenti al colle e all'addome martedì mattina dal marito Luigi Marenzi nella loro abitazione a Treviglio, in piazza della Repubblica.

Nella mattina di giovedì 14 ottobre, nel carcere di Bergamo davanti al giudice per le indagini preliminari Patrizia Ingrascì, l'uomo ha deciso di parlare contrariamente a quanto aveva fatto con il pm a Treviglio, poco dopo il delitto. Il cinquantunenne ha quindi deciso di raccontare la sua versione dei fatti, dichiarando che nella mattinata di martedì la coppia stava litigando. La tensione era arrivata alle stelle e Marenzi non era d'accordo sulla decisione della moglie di separarsi. La lite e la troppa gelosia l'ha portato quindi in cucina: qui ha preso un coltello e ha ucciso la compagna con 9 fendenti di cui tre mortali. L'omicidio è avvenuto infatti proprio nel giorno in cui la donna aveva fissato l'appuntamento dall'avvocato per chiedere la separazione.

L'arresto è stato quindi convalidato: Luigi Marenzi, durante il colloqui, è risultato agli occhi del gip lucido e freddo oltre che collaborativo.
Intanto i genitori di Silvia hanno deciso di costituirsi parte civile nel processo a carico di Marenzi.

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