Pane, sprechi per 1 milione l'anno
Meglio spezzarlo per tutti i popoli

Nell'ultimo anno, in tutta la provincia di Bergamo, è stato buttato al vento pane invenduto per oltre 1 milione di euro. È vero che tra il 2008 e il 2010, gli avanzi delle panetterie orobiche artigianali - anche per l'effetto della crisi - si sono dimezzati, ma non basta e bisogna fare di più. Proprio per questo domani, entrando nei panifici della città e dell'hinterland per acquistare il pane - oltre al classico sacchetto - sarà consegnata una card con una frase breve ma perentoria: «Mangiami tutto!».

Si tratta di un invito concreto a non sprecare ciò che abbiamo; un modo per riflettere sul valore della terra e a impiegare nel migliore dei modi i suoi beni - come quello semplice ma pieno di significato del pane - con gli altri. L'iniziativa è promossa dal Centro missionario diocesano e dall'Aspan (associazione panificatori) di Bergamo che, alla vigilia dell'84ª Giornata missionaria mondiale, porta in primo piano anche il problema della mancanza di pane e cibo per molte popolazioni del mondo. Lo slogan che guida il cammino ecclesiale delle comunità cristiane nel mese di ottobre, non a caso, è «Spezzare pane per tutti i popoli».

Il presidente Roberto Capello, presidente dei Panificatori Ascom di Bergamo, sposa in pieno l'iniziativa.

L'avanzo di michette, baguette e ciabattine è una realtà che coinvolge anche supermercati e grandi centri della distribuzione organizzata che puntano molto sul riutilizzo.

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