BergamoScienza chiude col botto:
ai 189 eventi 100 mila presenze

L'altruismo, alla lunga, conviene nella scienza e nella vita. È il messaggio di BergamoScienza 2010 che si è conclusa raggiungendo il record di centomila presenze (99.465 secondo i pignolissimi organizzatori, 87.000 l'anno scorso) su 189 eventi sparsi in 63 luoghi della bergamasca. Un'edizione che ha avuto due temi trasversali di grande impatto etico: il maestro come guida dell'allievo e la relazione.

Il paradigma dell'interconnessione di fenomeni e gente, che dobbiamo imparare a utilizzare positivamente, è ricomparso sotto diversi aspetti e temi: dalla cosmologia alle epidemie passando per Internet, i linguaggi e le terapie. Quanto più impariamo a comunicare, condividere e coordinare, tanto più il futuro sarà migliore.

Ieri si è parlato anche di cellule staminali emopoietiche, cioè capaci di produrre sangue, del cordone ombelicale. Sono la nuova speranza per i malati di leucemia, accanto al trapianto di midollo osseo (in uso da una cinquantina d'anni) e di staminali tratte da sangue periferico. Donare il cordone è facile: basta che la partoriente ne autorizzi l'uso scientifico (altrimenti sarà buttato via).

«Il trapianto di staminali – ha spiegato Alessandro Rambaldi, direttore dell'Unità di ematologia e dell'Unità di trapianti di midollo osseo degli Ospedali Riuniti – praticato per la prima volta nel 1989 su un paziente pediatrico affetto da anemia di Fanconi, è ora metodica in pieno decollo che sta dando risultati consistenti: il 50% dei pazienti adulti trattati supera l'anno di sopravvivenza dall'intervento».

Un risultato importante, visto che il ricorso al trapianto avviene come ultima risorsa (il rischio per la vita del paziente, a causa dei meccanismi immunologici coinvolti, è ancora alto) e che quindi si tratta sempre di pazienti molto gravi.

Rambaldi, in dialogo con Martino Introna, direttore del Laboratorio Lanzani, non ha fatto rimpiangere l'assenza dell'ottantenne Eliane Gluckman, autrice del primo trapianto di staminali, bloccata in Francia.  Bergamo è ospedale di punta per il trapianto ematologico. Ogni tipologia di trapianto ha caratteristiche diverse adattabili alla specifica storia di ogni paziente.

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