Clusone sposta il mercato
Sessanta posti auto in più

Se un giorno può valere per trarre conclusioni, il mercato di Clusone ha superato il banco di prova imposto dalla nuova distribuzione: 22 ambulanti in piazza Manzù, altrettanti al piazzale del Sole: risultato sessanta posti auto in più.

Se un solo giorno – per giunta guastato dal maltempo – può valere per trarre conclusioni, il mercato di Clusone ha superato il banco di prova imposto dalla sua nuova distribuzione: ventidue ambulanti spostati in piazza Manzù, altrettanti confermati al piazzale del Sole e, come risultato, una sessantina di posti auto in più.

Alla vigilia la preoccupazione era molta, soprattutto fra quegli ambulanti che sono stati costretti a fare le valigie, esponendosi al rischio di perdere visibilità e clientela. Alla fine, però, sembra essere andata meglio del previsto.

«La scelta è stata dell'amministrazione – spiega il portavoce degli ambulanti Fausto Mologni –, noi abbiamo cercato di organizzare al meglio il mercato e devo dire che ci siamo riusciti: è ordinato e suddiviso fra le varie tipologie di merce, anche se la grossa incognita rimane il fatto che sia diviso in due tronconi…». La perplessità rimane anche fra i colleghi che hanno trovato posto sui 3 mila metri della nuova piazza. Tra loro c'è chi, come Fabrizio Saleggi, ha deciso di accettare la sfida: si è «spostato volontariamente, giudicando in maniera positiva la piazza», anche se frena su un mercato «troppo spezzettato». Gli altri venditori hanno dovuto adeguarsi, magari trasferendosi con un solo banchetto sui due di proprietà. Così Francesca Capasso, divisa con la famiglia fra un banco di calzature in piazza Manzù e uno nella vecchia sistemazione. Anche per loro è una scommessa ma «un solo giorno è poco per giudicare come stia andando».

Soddisfatti i negozianti fissi di piazza Manzù che si sono visti portare fin sull'uscio il tanto sperato viavai. Al mercato anche il sindaco Paolo Olini che, dopo un sopralluogo, si è detto «soddisfatto del debutto» anche se, confida, «accontentare tutti è impossibile». Le maggiori critiche riguardano il fatto che il trasloco era stata prospettato dalla precedente amministrazione, con la contrarietà della minoranza, fra i cui banchi, all'epoca, sedeva lo stesso Olini.

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