Rfi non paga, Brebemi a rilento
IdV: «Intervenga il Governo»

«La denuncia del direttore generale della società Brebemi circa gli inevitabili ritardi che subirà il cantiere, per il mancato pagamento degli espropri da parte di Rfi, non deve passare sotto silenzio». Lo dicono i parlamentari Piffari e Cimadoro.

«La denuncia del direttore generale della società Brebemi circa gli inevitabili ritardi che subirà il cantiere autostradale, a causa del mancato pagamento degli espropri da parte di Rfi, non può e non deve passare sotto silenzio». Lo hanno dichiarato i parlamentari bergamaschi Sergio Piffari e Gabriele Cimadoro che hanno indirizzato al Ministro Mattioli una interrogazione per chiedere un intervento immediato del Governo.

L'atto di sindacato ispettivo approderà in Commissione Ambiente e Infrastrutture di Montecitorio la prossima settimana durante la consueta seduta con interrogazioni a risposta immediata. «Esiste un accordo preciso, sottoscritto da Brebemi, Rfi e il Concessionario lombardo Cal – ha spiegato il capogruppo IDV in Commissione VIII - con cui Rfi si sarebbe impegnata a non causare ritardi qualora il cantiere per la Tav avesse registrato tempi diversi rispetto a quello autostradale». «E' incomprensibile – ha proseguito il Segretario Regionale IDV – che una infrastruttura di fondamentale importanza strategica per la Lombardia, e per la cui realizzazione l'allora Ministro Di Pietro s'impegnò in maniera decisiva, rimanga al palo per l'insolvenza di Rfi».

«Mi chiedo – ha concluso Piffari - come saranno investiti i fondi previsti per l'alta velocità nella tratta Brescia – Treviglio, 155 milioni di euro, per l'uso dei quali, recentemente, lo stesso ministero delle infrastrutture ha autorizzato Rfi».

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