Accademia Carrara: liti e crepe
L'apertura slitta a metà 2012

Avanti piano, quasi indietro. Con qualche incidente di percorso e molti punti interrogativi sul futuro dell'Accademia Carrara che, bene che vada, non riaprirà i battenti prima di metà 2012, con oltre un anno di ritardo sul previsto.

Salvo complicazioni, che in questa vicenda sono la sola cosa in abbondanza. Lunedì a Palafrizzoni è in programma il primo round con l'impresa assegnataria, la romana Salini, per cercare di trovare una via d'uscita all'empasse che sta aggiungendo ritardo alla già ritardata tabella di marcia che prevedeva la riconsegna della pinacoteca rimessa a nuovo per la fine di quest'anno, o al massimo per i primi mesi del 2011.

Nel frattempo è successo di tutto: liti sui progetti, nuove sale espositive finite nel cassetto, cedimenti strutturali e persino l'idea di una sede in Città Alta. Se pro tempore o di rappresentanza non è dato sapere.

Fatto sta che il cantiere sta andando avanti a passo di lumaca, per non dire di peggio, e sulla riapertura della Carrara c'è totale incertezza. Per questo si farà il punto della situazione, per capire se ci sono ancora i margini per proseguire insieme, oppure sia il caso di dirsi addio.

Nel primo caso, la Carrara potrebbe essere riconsegnata (sempre salvo complicazioni) per la primavera 2012, nel secondo è difficile da prevedere, perché bisogna ancora capire se subentri l'impresa seconda classificata o sia necessario rifare la gara.

Anche per questo pare che il presidente della Carrara, Tito Lombardini, abbia ventilato al sindaco Franco Tentorio la creazione di una sede temporanea della pinacoteca in Città Alta, nei locali di Piazza Vecchia di proprietà del Comune e ora occupati dall'Università.
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