Villaggio Sposi, cambia la viabilità
La gente: «Troppi sensi unici»

Un groviglio di sensi unici, vie senza marciapiede, traffico difficoltoso. Il progetto che prevede una vera e propria rivoluzione viabilistica nel quartire del Villaggio degli Sposi non piace. L'insoddisfazione generale è emersa all'assemblea pubblica.

Un groviglio di sensi unici, vie senza marciapiede, traffico difficoltoso. Il progetto che prevede una vera e propria rivoluzione viabilistica nel quartire del Villaggio degli Sposi non piace. L'insoddisfazione generale è emersa palpabile all'assemblea pubblica tenutasi venerdì 12 novembre nell'auditorium del quartiere. Le modifiche che trasformerebbero il quartiere in un reticolo di sensi unici, incidendo anche sul servizio pubblico dell'Atb, non sono state digerite dai presenti.

Via per Curnasco potrebbe diventare da doppio senso a senso unico per il tratto da via Moroni a via Carrara. Via Sant'Ambrogio a senso unico discendende dall'incrocio con via Cantù fino a via Moroni, a doppio senso da via Cantù fino all'incrocio con via Carrara e poi di nuovo senso unico fino all'intersezione con via delle Cave. Via Guerrazzi a doppio senso da via Moroni fino all'incrocio con via Grossi e poi senso unico. E sono solo alcuni esempi.

All'assemblea era presente quasi al completo il parlamentino della Circoscrizone 2 con il presidente Giuseppe Epis. Ad illustrare il progetto preliminare il consigliere Lorenzo Vitali (Pdl). Circa un'ottantina i presenti, tra cui l'assessore ai Lavori Pubblici, Alessio Saltarelli, il vicesindaco nonché assessore alla mobilità Gianfranco Ceci, tecnici del comune, Maurizio Bonassi e Giuseppe Mazzoleni, oltre che residenti, consiglieri comunali e membri del Comitato di impegno civico.

Una ventina gli interventi dei cittadini, tutti o quasi perplessi su come far fronte ad oggettive problematiche legate all'entrata e all'uscita dal quartiere orientandosi nel groviglio di sensi unici. Nemmeno il Comitato di impegno civico è d'accordo con il progetto preliminare e concorda con le preoccupazioni del resto del quartiere. Il dibattito resta aperto. La commissione urbanistica e il consiglio circoscrizionale hanno ancora molto da lavorare.

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