Tavernola, fissate le reti paramassi
per fermare la frana sopra il Sacci

Resta critica la situazione della frana a Tavernola che rischia di investire il cementificio Sacci. Una parte dell'impianto industriale è chiuso. I tecnici del Sacci hanno predisposto reti paramassi nella zona della ex miniera Ognoli per contenere la frana.

Resta critica la situazione della frana a Tavernola che rischia di investire il cementificio Sacci. Una parte dell'impianto industriale è chiuso e proseguono i sopralluoghi e le riunioni dei tecnici per decidere come mettere in sicurezza il versante roccioso. Il sindaco di Tavernola Massimo Zanni attende le relazioni dei geologi prima di decidere, nel frattempo i tecnici del Sacci hanno invece predisposto una serie di reti paramassi nella zona della ex miniera Ognoli per contenere l'eventuale caduta di terra.

Del resto, proprio i sensori installati nella ex miniera avevano registrato venerdì scorso preoccupanti movimenti, a significare che aumenta la massa pericolante. La massa franosa è di circa settemila metri cubi su un fronte di 20 mila cubi di materiale a rischio caduta. Al dissesto idrogeologico del versante roccioso che sovrasta lo stabilimento si aggiunge il continuo maltempo che accelera il fenomeno. I sensori installati dalla Sacci nel mese di giugno in quesgi giorni hanno rilevato movimenti fino a quattro centimetri: le lastre delle rocce, spiegano i geologi, scivolano sugli strati di argilla bagnata. Finora nessuna caduta di massi o altri detriti, ma la situazione rimane preoccupante. In paese non è allarme, ma la gente si interroga su cosa possa accadere e confida in celeri operazioni di messa in sicurezza della zona interessata dalla frana.

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