«Orio rinunci alle merci»
Legambiente è col Comitato

Orio rinunci, almeno in parte, al trasporto merci, spostando il traffico sullo scalo di Brescia. E poi si riscrivano i piani alla luce delle nuove norme europee. È la richiesta di Legambiente che è scesa in campo schierandosi al fianco del Comitato Aeroporto.

Orio rinunci, almeno in parte, al trasporto merci, spostando il traffico sullo scalo di Brescia. E poi si riscrivano i piani alla luce delle nuove norme europee. È la richiesta di Legambiente che è scesa in campo schierandosi al fianco del Comitato Aeroporto.

La richiesta è arrivata da Dario Ballotta, responsabile trasporti della Lombardia per Legambiente , che in una conferenza stampa - insieme ad Angelo Suardi di Legambiente Bergamo - ha presentato il problema dell'«Aeroporto di Orio al Serio - Serve una svolta sostenibile».

Occorre, è stato detto, rivedere i piani di sviluppo, vecchi perché risalgono al 2003, ma soprattutto perché non sono adeguati alla realtà dello scalo di oggi. Orio - dice Legambiente - è passato da 2,8 milioni di passeggeri del 2003 a 7,2 del 2009. Compreso il traffico merci è passato a 8,2 milioni di unità di traffico quando ne erano previste un massimo di 6,1.

I limiti, secondo l'associazione ambientalista, sono stati ampiamente superati: tanto che è ora di rimettere mano sia al Piano di sviluppo aeroportuale sia alla Valutazione di impatto ambientale, tenendo conto delle nuove norme Ue. Richiesta affiancata a quell i ridistribuire l più presto il trasporto delle merci, spostandolo su Brescia.

All'incontro anche rappresentanti del Comitato aeroporto, che hanno ribadito la loro contrarietà alle nuove curve isofoniche. Camilla Colnago, rappresentante del quartiere cittadino di Colognola, ha anche annunciato che la protesta sta crescendo e che il quartiere è pronto a mobilitarsi.

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