Via Quarenghi, scatta la protesta
ma i diretti interessati non ci sono

Come previsto, giovedì 25 novembre è scattata l'ordinanza-sicurezza in via Quarenghi. E come annunciato, il Comitato contrario all'ordinanza ha protestato in serata: presenti oltre 300 manifestanti e diversi consiglieri comunali.

Come era previsto, giovedì 25 novembre è scattata l'ordinanza-sicurezza in via Quarenghi: bar, negozi, kebab e call center chiusi alle 20, pizzerie e ristoranti alle 24: divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche (anche da distributori automatici) dalle 16 e anche di consumo in aree pubbliche, ma non nei locali. «Una spallata iniziale ai problemi della via», aveva l'assessore alla Sicurezza, Cristian Invernizzi.

E com'era stato annunciato, il Comitato che si batte contro l'ordinanza ha dato avvio al primo giorno di «disobbedienza» all'ordinanza. Il Comitato aveva annunciato una colorata e allegra festa di protesta per dire che i cittadini italiani e stranieri di Bergamo non vogliono nessun coprifuoco e così è stato.

Oltre 300 manifestanti, dell'area di estrema sinistra e dell'area antagonista, ovvero Pacì Paciana e dintorni, con tante bandiere di Rifondazione, si sono dati appuntamento in via Quarenghi per la loro civile protesta. Non si è segnalato infatti nessun incidente. C'erano le forze dell'ordine con le camionette (presente anche il questore Vincenzo Ricciardi) e la strada è stata chiusa, ma soltanto per precauzione.

Presidio, musica rap e qualche consigliere comunale dell'opposizione: si sono visti Pietro Vertova per i Verdi, Simone Paganoni e Stefano Zenoni per la lista Bruni, Paola Tognon, Giacomo Angeloni e Sergio Gandi per il Pd e Vittorio Grossi per l'Italia dei Valori. Naturalmente c'era anche, in prima fila, Ezio Locatelli, segretario di Rifondazione.

Pochi invece gli stranieri, così come i commercianti che hanno in pratica disertato la manifestazione. Il gesto più simbolico della protesta è stato consumare una birra in strada dopo le 16.


Soddisfatti i promotori dell'iniziativa: «Un primo forte segnale agli amministratori che hanno deciso di desertificare via Quarenghi, cercando di renderla una strada spenta e buia: una dimostrazione di quale via Quarenghi i cittadini vorrebbero, la via frequentata e vitale che si è dimostrata durante la festa.Seguiranno altre iniziative, che come questa verranno organizzate senza sigle né cartelli politici ma semplicemente grazie all'iniziativa spontanea dei cittadini, per rompere il coprifuoco e dimostrare che Bergamo non ci sta, che i cittadini sono pronti a riversarsi in qualsiasi zona gli amministratori decideranno di colpire».

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