«Gli uomini giudicano, Dio perdona»
Celebrati i funerali di don Recanati

«Gli uomini giudicano, Dio perdona»: questo il messaggio lanciato da monsignor Lafranconi nell'omelia delle esequie di don Sergio Recanati, celebrate mercoledì 1° dicembre, alle ore 10, nella basilica del Santuario di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio.

Circa un centinaio i sacerdoti presenti, tra di essi il vicario generale monsignor Marchesi, i delegati episcopali, i sacerdoti cooperatori del santuario, i compagni di ordinazione (1983). In prima fila gli anziani genitori che hanno seguito tutto il rito con una compostezza e una dignità esemplare, i familiari e dietro, con gli occhi lucidi, tanti fedeli: dai parrocchiani di Masano, paese d'origine di don Recanati, a quelli di Arzago d'Adda, Vailate e Castelleone dove il presbitero ha prestato il suo servizio pastorale prima di dedicarsi al ministero nel Santuario mariano. Ad animare il canto il rettore del santuario don Gino Assensi.



Nel giugno scorso il sacerdote di 51 anni originario di Masano era stato sospeso dall'incarico dopo una denuncia scattata per molestie sessuali (era stato ripreso mentre molestava un giovane). Un peso insostenibile per il sacerdote che domenica 28 novembre, poco prima di mezzogiorno, si è buttato sotto un treno nelle campagne fra Caravaggio e Pagazzano.

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