La crisi frena l'immigrazione
A Bergamo arrivano meno stranieri

È un sintomo della crisi in atto: il flusso dell'immigrazione ha subìto negli ultimi anni una frenata. Anche a Bergamo dove dal 2007 al 2009 la variazione del tasso di crescita dei nuovi residenti stranieri è scesa del -0.7 per cento.

È un sintomo della crisi in atto: il flusso dell'immigrazione ha subìto negli ultimi anni una frenata. Ad evidenziarlo uno studio compiuto dalla Fondazione Leone Moressa che ha analizzato i dati Istat: l'indagine è stata condotta a livello nazionale ma è il Nord-Ovest a evidenziare questa inversione di tendenza.

I dati su Bergamo sono eclatanti: dal 2007 al 2009 la variazione del tasso di crescita dei nuovi residenti stranieri è sceso del -0.7 per cento. Ancora più marcata la riduzione nelle province di Cremona (-5%), Lodi (-4.1%) e Pavia (-4.6%), in controtendenza Milano e Como, con una crescita delle iscrizioni alle anagrafi del 2.2% nella città meneghina e del +0.4% nella località lacustre.

Nel 2009, quindi, il numero dei cittadini extracomunitari residenti sul nostro territorio è stato di 111.083 persone, il -0.7 per cento in meno rispetto a due anni prima. Meno stranieri quindi che chiedono la residenza, con - a livello nazionale - un crescita del 58.8 per cento di immigrati che si cancellano dalle anagrafi italiane e che scelgono di tornare nel loro paese d'origine o in altre nazioni.
La motivazione principale quindi pare sia la crisi economica: il calo della produzione e l'aumento della disoccupazione avrebbero reso l'Italia un paese meno attrattivo considerando che le stesse aziende richiedono ora meno manodopora straniera rispetto agli anni precedenti.

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