Yara, Maroni difende i volontari
«Le polemiche sono vergognose»

«È una vergogna, sono cose che non esistono proprio...». Così il ministro dell'Interno Roberto Maroni rimanda al mittente le polemiche e le critiche che in questi giorni si sono abbattute sulle squadre di ricerca che hanno battuto il territorio alla ricerca di Yara.

«È una vergogna, sono cose che non esistono proprio...». Così il ministro dell'Interno Roberto Maroni rimanda al mittente le polemiche e le critiche che in questi giorni si sono abbattute sulle squadre di ricerca che hanno battuto il territorio alla ricerca della piccola Yara Gambirasio.

Il ministro ha seguito sin dall'inizio la vicenda della tredicenne di Brembate Sopra, chiedendo di essere aggiornato quotidianamente sull'evoluzione del caso, come già aveva spiegato il questore di Bergamo Vincenzo Ricciardi. Sulla vicenda ha sempre mantenuto il più stretto riserbo, ma ora, pur non entrando nel merito delle indagini, accetta di parlare con «L'Eco» per difendere l'operato di volontari e forze dell'ordine.

Per definire «sgradevoli e assurde» le polemiche che hanno riguardato le ricerche della ragazza. E per dire che «a chi si è impegnato nelle ricerche della povera Yara va il mio più grande ringraziamento. Sinceramente. Trovo che il loro impegno sia stato grandissimo».

Le parole del ministro sono perentorie: «È una cosa vergognosa, questa delle polemiche. Veramente vergognosa. Tante persone hanno passato giorni e giorni, i sabati e le domeniche, i giorni di ferie per partecipare alle ricerche. Si sono impegnati volontariamente, senza avere nessun obbligo di farlo. Che ora ci siano queste critiche è, lo ripeto, ingiusto. Solo per un caso sfortunato le squadre non sono riuscite a rintracciare la povera Yara».

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