Caso Aiazzone: «nessuna
truffa verso i nostri clienti»

Caso Aiazzone, arriva la replica. «Molte delle cose che vengono affermate dai media sul conto della società sono quantomeno inesatte, se non addirittura false, e creano una grande confusione e un incontrollabile allarme tra clienti e  dipendenti».

Caso Aiazzone, arriva la replica. «Molte delle cose che vengono affermate dai media sul conto della società sono quantomeno inesatte, se non addirittura false, e creano una grande confusione e un incontrollabile allarme sia tra i clienti che tra i dipendenti».

Lo afferma, in una nota, Panmedia, la società di comunicazione, con sede a Torino, alla quale è stata ceduta la holding B/S, titolare del marchio Aiazzone. Coinvolte nelle difficoltà del mobilificio anche un centinaio di famiglie bergamasche, che avrebbero pagato rate e caparre senza mai ricevere i mobili.

«L'affermazione più grave, e totalmente falsa – afferma la società – è che la Panmedia avrebbe continuato a vendere merce quando già sapeva di non essere più in grado di effettuare le consegne, facendosi tuttavia versare acconti sull'ordine o facendosi erogare finanziamenti contratti dai clienti. Nel negare ogni intento truffaldino, Panmedia Spa fa comunque rilevare che, pur essendosi venuta a trovare in gravissime difficoltà dovute anche alla crisi internazionale, nel corso di pochi mesi (da agosto 2010 a gennaio 2011) sono state effettuate consegne complete a circa quindicimila clienti, di cui almeno diecimila della precedente gestione».

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