«Tagli» al trasporto pubblico
Le aziende ricorrono al Tar

Il rischio era nell'aria, ora è realtà. La delibera regionale di fine anno sui tagli al trasporto pubblico locale è stata impugnata dalle aziende. Anche i Consorzi Bergamo Trasporti Sud, Ovest ed Est si sono rivolti al Tar di Milano.

Il rischio era nell'aria, ora è realtà. La delibera regionale di fine anno sui tagli al trasporto pubblico locale è stata impugnata dalle aziende. Anche i Consorzi Bergamo Trasporti Sud, Ovest ed Est (in cui figurano, tra gli altri, Locatelli Autoservizi, Sab e Tbso) si sono rivolti al Tar di Milano, per ottenere la sospensiva del provvedimento del Pirellone che non solo riduce di 2 milioni di euro i trasferimenti relativi ai trasporti per la provincia di Bergamo, ma introduce anche i nuovi titoli di viaggio integrati «Io viaggio», agevolati per gli utenti ma con meno introiti per gli operatori del settore.

Il ricorso è verso la Regione, ma anche verso la Provincia, che «obtorto collo» ha dovuto recepire le direttive del Pirellone, scegliendo però di applicare un aumento dei biglietti in media del 7% anziché del 10% indicato dalla Giunta Formigoni.

«L'azione legale – spiegano Vera Locatelli, amministratore dell'omonima società di trasporti, e Franco Ferrada, direttore di Sab – è conseguente alla situazione venutasi a creare per i minori contributi regionali, e per i minori proventi da tariffe in seguito ai nuovi titoli di viaggio regionali. Da una primissima stima, le entrate sono destinate a calare di un 3-4% che la Regione non si è impegnata da nessuna parte a compensare. Inoltre, la Provincia, anziché applicare l'aumento del 10% indicato dalla Regione, si è limitata a un 7% che rende ancor più difficile per le aziende far tornare i conti».

Pur in vista anche della ristrutturazione delle linee extraurbane, che dovrebbe tagliare i chilometri annui del 3% ed entrare in vigore da lunedì (gli ultimi ritocchi al vaglio dell'assessorato provinciale ai Trasporti). Il ricorso potrebbe arrivare al Tar di Milano già agli inizi di aprile, e se il tribunale accogliesse la sospensiva, la Regione dovrebbe decidere se ricorrere al Consiglio di Stato oppure rinunciare ai nuovi titoli di viaggio. Dal canto suo - fa sapere l'avvocato dell'ente Giorgio Vavassori - la Provincia sta valutando se costituirsi in giudizio o meno.

Be. Ra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA