Gestori energia: promettono sconti
ma alla fine ci sono mille problemi

Federconsumatori non può ignorare le continue e pressanti richieste d'aiuto provenienti dai numerosi consumatori che si rivolgono alla nostra associazione per uscire da situazioni assurde in cui si trovano solo per aver accettato proposte commerciali da venditori di energia.

Federconsumatori non può ignorare le continue e pressanti richieste d'aiuto provenienti dai numerosi consumatori che si rivolgono alla nostra associazione per uscire da situazioni assurde in cui si trovano solo per aver accettato proposte commerciali da venditori di energia: venditori rivelatisi non professionali e poco corretti, tanto da rasentare a volte il reato di truffa.

Sorvolando sul luogo dove viene effettuata la proposta commerciale, in comune i venditori hanno la modalità con la quale inducono i consumatori ad accettare quanto proposto: promettono «un forte sconto sul prezzo dell'energia, rispetto al loro attuale gestore».

Peccato che contestualmente al contratto i venditori non mostrino quasi mai la «scheda informativa» dalla quale si dovrebbe capire se l'offerta commerciale è conveniente o meno; essendoci nella «scheda» il prezzo praticato della nuova società e quello fissato dall'Autorità.

A conti fatti, visti i contratti sinora esaminati, chi ha creduto agli sconti non sempre ha risparmiato, anzi, in molte situazioni si è accorto di aver speso in un anno qualche euro in più rispetto al vecchio gestore. Altro problema ricorrente è la doppia fatturazione. Capita spesso che, una volta firmato il nuovo contratto di fornitura, l'utente riceva le fatture del gas o dell'energia elettrica da entrambi i gestori: quello entrante e quello precedente.

Interpellate le due società, rispondono tutte due (quando rispondono) di essere titolate alla fornitura del servizio. Il consumatore non sa allora a chi pagare le fatture ma se interrompe i pagamenti, in attesa di conoscere il suo reale fornitore, gli viene sospesa la fornitura per morosità.

Ulteriore esempio: i nuovi allacciamenti che non arrivano mai. L'utente non può prendere possesso dell'appartamento, pagando a volte il mutuo o l'affitto della nuova casa e quello in cui sta abitando e che non può lasciare non avendo collegati i servizi minimi nella nuova abitazione.

Fra le cattive prassi troviamo la mancata fatturazione: possiamo documentare casi di utenti che, dopo avere cambiato gestore, per 12, 15, 18 mesi non hanno ricevuto fatture. In questo campo, fra le diverse società erogatrici di servizi, Enel Gas è particolarmente recidiva.

Non c'è limite al peggio: una tardiva voltura con fatture che arrivano intestate a persone o peggio a ditte inesistenti, che però debbono essere pagate dal nuovo intestatario del contatore per non incorrere nella sospensione della fornitura.

Poi i gestori inadempienti promettono che, all'arrivo delle fatture faranno una giusta rateizzazione: di fatto la rateizzazione è minima e gravosa. Prendere o lasciare, questa è la democrazia dei gestori inadempienti. Abbiamo descritto in minima parte i disagi ed i soprusi che oggi i consumatori subiscono da gestori che operano liberi sul mercato, senza a volte potersi difendere.

Purtroppo, per chi incappa in questi disastri, l'ultima carta da giocare rimane quella di rivolgersi alle associazioni di tutela dei consumatori che, avvalendosi della Legge sancita dal Codice del consumo, (anche loro faticosamente) riescono a far valere il rispetto dei diritti dei Cittadini/Utenti.

Federconsumatori Bergamo

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