I pendolari all'assessore: «Non
abbiamo niente da festeggiare»

«Mentre l'assessore Cattaneo festeggia la fusione delle ferrovie Nord con Trenitalia Nord - ci scrive Dante Goffetti, Comitato pendolari bergamaschi -, ecco alcuni esempi di ciò che succede ai pendolari bergamaschi. Mercoledì 23 marzo, alle 8, in stazione a Bergamo veniva annunciato che il treno delle 8.02 per Milano sarebbe partito con 30 minuti di ritardo "causa ritardo del materiale rotabile corrispondente"».

«In altre parole, il treno proveniente da Lecco, poi in prosecuzione come vettore per Milano, era in ritardo di almeno 20 minuti. Mi chiedo: come si fa ad accumulare un ritardo così consistente su una tratta che comporta un tempo di percorrenza ufficiale di 35 minuti? A quel punto, io ho optato per il treno per Milano Porta Garibaldi via Carnate, sapendo bene che avrebbe fatto i soliti 10 minuti di ritardo (da aggiungere all'ora e 10 di percorrenza tabellare). E così è stato».

«Molti colleghi pendolari hanno atteso pazientemente che l'8.02 partisse con il suo bel ritardo ma, ovviamente, a quel punto li hanno fatti imbarcare sul treno delle 8.32, che si è stipato all'inverosimile (i passeggeri di due treni su uno solo)».

«La mattina di giovedì 24, alla stazione di Bergamo era, invece, annunciato in ritardo di 25 minuti il treno per Porta Garibaldi. Non oso pensare a come può essere andata a chi, da ponte San Pietro in poi, aspettava quel treno. Stamattina (venerdì), il solito "ritardino" di 10 minuti dell'8.02 all'arrivo in Centrale a Milano».

«Assessore Cattaneo, noi pendolari non abbiamo niente da festeggiare. O vuole che brindiamo al fatto che lei ha annunciato che gli aumenti delle tariffe ferroviarie previsti per maggio (dopo quelli di febbraio) forse verranno rimandati se i pendolari non ravviseranno un miglioramento della qualità dei viaggi in treno? Sinceramente, ci sembra un atto dovuto».
 
Dante Goffetti, Comitato pendolari bergamaschi

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