Funziona la didattica con iPad
Al Lussana «allievi migliorati»

Già da ora una cosa è certa: al Lussana, gli allievi della 4ªL, che usano l'iPad in classe, sono migliorati. I docenti hanno comparato i voti del primo quadrimestre dello scorso anno con i dati attuali e hanno verificato un innalzamento di livello in tutte le materie.

Già da ora una cosa è certa: al Lussana, gli allievi della 4ªL, che usano l'iPad in classe, sono migliorati. I docenti hanno comparato i voti del primo quadrimestre dello scorso anno con i dati attuali e hanno verificato un innalzamento di livello in tutte le materie.

«È migliorata anche la condotta e il modo di stare a scuola – conferma Dianora Bardi, docente di Lettere e ideatrice e coordinatrice del progetto che coinvolge 8 docenti di tutte le materie, ginnastica compresa – perché i ragazzi sono più motivati». La scuola allora è pronta per la tecnologia? «La scuola no, gli studenti, sì. A fare didattica nelle tecnologie ce lo stanno insegnando i ragazzi. Il docente è abituato a fornire informazioni e pretendere conoscenze. Per questo è spesso spaventato da tecnologie dove gli studenti sono più bravi di lui. Ma non c'è nulla di male a imparare da loro. I contenuti sono ancora stabiliti dal docente, ma vanno rimodulati nelle tecnologie, che è cosa diversa dal fare didattica con le tecnologie».

Che cosa significa «rimodulare» si potrà vedere dall'8 aprile sul sito «Sperimentando» (raggiungibile da www.liceolussana.it.) dove i docenti della 4ªL hanno caricato tutto quello che hanno realizzato in questi mesi: i 15 ebook fatti con i ragazzi su diverse materie, l'analisi di 80 applicazioni iPad fra le quali ne sono state scelte 20, alcune lezioni registrate per iPad ma trasformate in formato mp3 e quindi scaricabili anche per pc, il materiale didattico realizzato dagli studenti e caricato su youtube in un canale apposito.

Generosamente, sul sito sono stati messi a disposizione tutti i passi metodologici affrontati; lo storyboard, giorno per giorno, di 25 settimane scolastiche vissute intensamente: attività, discussioni, difficoltà, elaborazioni. «Ci siamo mossi entro i criteri di valutazione europei – spiega la professoressa Bardi – il che ha significato trascrivere la valutazione in termini di competenze cognitive e di competenze di cittadinanza. I ragazzi sono stati valutati con verifiche, interrogazioni e con prove parallele. I docenti hanno elaborato nuove griglie di valutazione».

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