Siliprandi: «Pago errori non miei»
Treviglio s'infiamma per le elezioni

«Invernizzi sa di avere commesso degli errori politici e li ha scaricati su di me» ha affermato Patrizia Siliprandi, capogruppo consiliare del Carroccio a Treviglio ma espulsa dalla Lega. Siliprandi si è candidata per un'altra lista. Giuseppe Pezzoni candidato Pdl-Lega.

«Invernizzi sa di avere commesso degli errori politici e li ha scaricati su di me - ha affermato Patrizia Siliprandi, capogruppo consiliare del Carroccio a Treviglio -. Ha fatto una scelta ambigua dopo avere detto di no all'apparentamento con la lista civica "Per cambiare", stabilito un anno fa dalla segreteria locale della Lega».

«Nella coalizione mi hanno offerto di fare il vicesindaco e l'assessore all'Ambiente purché restassi, ma non mi interessa avere il posto assicurato. La scelta di Pezzoni non risponde alle esigenze di Treviglio ma a quelle dei vertici dei due partiti: capiremo in seguito cosa nascondono».

Siliprandi si è così candidata per un'altra lista, portando con sé parecchi voti. Una scelta che al capogruppo del Carroccio è però costata l'espulsione dalla Lega, come ricordato lunedì 4 aprile dal segretario provinciale Cristian Invernizzi durante la presentazione di Giuseppe Pezzoni come candidato sindaco a Treviglio per Pdl e Lega.

«Più che un politico, amo definirmi un amministratore, quindi dico subito che io e le cosiddette tattiche non andiamo d'accordo: sono abituato a dire le cose in faccia. Per questo sono grato ed emozionato per la possibilità che mi è stata data di far incrociare le anime di Pdl e Lega Nord non solo in un disegno elettorale di convenienza, ma in un'azione amministrativa comune, con la consapevolezza che da soli non si va da nessuna parte. Costruiamo un futuro di centrodestra, dunque, per la vostra, anzi, per la nostra città».

Gioca d'anticipo Pezzoni, alla presentazione ufficiale della sua candidatura per il centrodestra: sostenuto da Pdl e Lega, sarà il principale avversario del primo cittadino uscente (e ricandidato) Ariella Borghi (Pd), che lunedì 4 aprile, dimostrando molto fairplay, si è presentata in sala e ha augurato «in bocca al lupo» a Pezzoni.

Lui, 44 anni, presidente della Fondazione Mia di Bergamo e di Aqualis, oltre che preside delle superiori ai Salesiani di Treviglio, spiana subito la strada da equivoci: «Mi hanno definito "papa straniero": vero, sono di Pagazzano, dove sono stato sindaco per 11 anni. Ma tra elementari al Collegio degli angeli, medie e superiori ai Salesiani, dove lavoro da 18 anni, ho trascorso qui 31 anni. Distinguiamo dunque la trevigliesità di diritto dalla trevigliesità di fatto: un conto è la carta d'identità, un altro vivere la città. Oltre alla fondamentale formazione scolastica, la maggior parte dei miei rapporti amicali e di lavoro li ho sempre avuti qui».

Il coordinatore provinciale del Pdl, Carlo Saffioti, li ha ringraziati per la disponibilità dimostrata nel lasciare il passo a Giuseppe Pezzoni, considerato espressione più moderata del centrodestra, capace di mettere tutti d'accordo nella coalizione con la Lega. Una magra consolazione per Andrea Cologno, Basilio Mangano e Gianluca Pignatelli, i tre potenziali candidati sindaco presentati un paio di mesi fa dal coordinamento locale Pdl e poi surclassati da Pezzoni, per volere soprattutto della segreteria provinciale.

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