Promotori: «Non c'è emergenza»
Ma verificate sempre le operazioni

Promotori finanziari, non c'è emergenza. Bene però ricordarsi che dietro la figura professionale c'è un intermediario autorizzato al quale è meglio rivolgersi in caso di dubbi. «Non affidare loro contanti e controllate che le operazioni siano eseguite».

Promotori finanziari, non c'è emergenza. Bene però ricordarsi che dietro la figura professionale c'è sempre un intermediario autorizzato al quale è meglio rivolgersi in caso di dubbi. Così Carlo Piarulli, segretario generale di Assonova, l'associazione che rappresenta oltre novemila promotori finanziari iscritti al relativo albo professionale, getta acqua sul fuoco davanti alle vicende che vedono dileguarsi in un batter d'occhio i professionisti del risparmio, e con essi milioni di euro degli investitori.

«Il promotore finanziario – rileva Piarulli, 53enne di Treviolo, una vita ad occuparsi di risparmio e promotori – ricopre un ruolo fondamentale nella catena del risparmio. Essendo l'interfaccia tra il risparmiatore ed i mercati finanziari, è il punto di riferimento per i suoi clienti».

«Però gli investitori devono ricordarsi -prosegue - che dietro al promotore c'è sempre una società alla quale è bene rivolgersi per qualsiasi chiarimento. Tocca quindi anche al cliente stare più attento. Ad esempio, verificando che, ogni qual volta esegue un'operazione, arrivino per conferma direttamente dall'intermediario autorizzato (e al suo domicilio) i documenti che attestano l'ok dell'operazione».

«E' chiaro - conclude - che se un investitore affida al promotore del denaro contante, (magari per riciclare del “nero”), può aspettarsi di tutto, anche brutte sorprese».

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