Federconsumatori: il ricorso collettivo
contro il Consorzio è molto rischioso

Innanzitutto è doverosa una premessa: Federconsumatori ha più volte sostenuto pubblicamente, e nelle sedi istituzionali, di ritenere ingiusto che a pagare il tributo per le opere di bonifica siano soltanto i proprietari di immobili di una parte del territorio.

Innanzitutto è doverosa una premessa: Federconsumatori ha più volte sostenuto pubblicamente, e nelle sedi istituzionali, di ritenere ingiusto che a pagare il tributo per le opere di bonifica siano soltanto i proprietari di immobili di una parte del territorio.

Noi riteniamo che la bonifica del territorio sia utile e necessaria in quanto serve a prevenire e impedire danni idrogeologici che colpirebbero tutta la popolazione. Per questo motivo vorremmo che tale funzione fosse affidata ad altri organismi preposti alla difesa del suolo quali sono i Comuni, la Regione e (sempre che non venga soppressa, la Provincia) e che i costi conseguenti provenissero dalla fiscalità generale.

Di conseguenza, stabilito che le attività svolte dai Consorzi sono indispensabili, abbiamo sostenuto, e continuiamo a sostenere, l'opportunità di abolire i Consorzi medesimi per ottimizzare i costi di gestione e semplificare le diverse procedure che le varie competenze attualmente comportano.

In sostanza Federconsumatori Bergamo ritiene che se si unificassero le diverse responsabilità oggi esistenti nella gestione delle acque, inglobandole in un efficiente Servizio Idrico Integrato a guida regionale o provinciale, pur salvaguardando la specificità della regimentazione delle acque (le vicende recenti del Nuovo Ospedale alla Trucca insegnano) e del sistema irriguo per l'agricoltura, la collettività ne trarrebbe beneficio sia sotto il profilo della tutela ambientale sia sotto quello legato dell'equità fiscale.

Per venire alla questione «ricorso»: Federconsumatori ha già percorso la strada dell'opposizione in Commissione Tributaria Provinciale, per due casi cosiddetti «pilota», al fine di verificare la possibilità dei ricorrenti di non corrispondere il tributo richiesto. In tutte due le situazioni la Commissione Tributaria ha respinto le nostre ragioni in quanto il Consorzio di Bonifica applica le normative previste dalla Regione Lombardia che, dopo avere verificato e approvato, l'adozione del Piano di Classifica in cui si identificano limiti territoriali e conseguenti benefici diretti e indiretti, impone di emettere richieste di pagamento a carico dei diversi fruitori dei servizi erogati dal consorzio.

Per i motivi sopra riportati; per il numero irrisorio di sentenze favorevoli ai ricorrenti, emesse dalle Commissioni Tributarie in situazioni dovute a casi particolari e non riconducibili alla totalità dei Consorziati; per evitare di esporre i singoli Utenti all'obbligo di dovere rispondere personalmente degli eventuali rifiuti al pagamento di cartelle esattoriali (che sono e restano nominative), noi riteniamo di non condividere la strada del ricorso proposta, in quanto la consideriamo «temeraria».

In Federconsumatori rimaniamo convinti che l'unica soluzione al problema sia da ricercare in ambito politico: di questo abbiamo più volte fatto motivo di sollecito ai Consiglieri bergamaschi eletti in Regione Lombardia.

Federconsumatori Bergamo

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