Welfare municipale: due proposte
in Consiglio. L'analisi di Vertova

Pietro Vertova, consigliere comunale indipendente nei Verdi, ha inviato un'email in cui propone una breve analisi, secondo la sua valutazione, delle due proposte sul welfare municipale (cioè sul benessere collettivo) presentate mercoledì 20 aprile a Palafrizzoni.

Pietro Vertova, consigliere comunale indipendente nei Verdi, ha inviato un'email in cui propone una breve analisi, secondo la sua valutazione, delle due proposte sul welfare municipale (cioè sul benessere collettivo) presentate mercoledì 20 aprile a Palafrizzoni.

La nostra proposta (centrosinistra e Udc)
Vogliamo generare progressività nel sistema di welfare municipale, in modo che:
a) chi (ad esempio) ha un reddito di 100 mila euro debba pagare un'imposta percentualmente superiore a chi (ad esempio) ha un reddito di 10 mila euro.
b) chi ha figli a carico debba pagare un'imposta inferiore di chi, con egual reddito, non ha prole.
c) ciò valga per tutti i residenti di Bergamo (black, white o yellow i loro figli), visto che tutti i residenti hanno il dovere di pagare le imposte.
d) tutti naturalmente le paghino, le imposte.

Nello specifico abbiamo proposto che chi ha un reddito familiare Isee inferiore a 15 mila euro abbia una riduzione dell'Irpef comunale pari a 80 euro (ma il meccanismo si può migliorare).

La loro proposta (Lega Nord e forse altri)
a) nessuno accenno ai precedenti punti a), b), c) e d).
b) se ci sono 100 abitanti di cui 80 con cittadinanza e residenza e 20 con residenza ma senza cittadinanza, l'80% della spesa per il welfare deve andare a quelli che hanno anche la cittadinanza e il 20% a quelli che hanno solo la residenza e non la cittadinanza. Che proposta pregnante! (oltre il fatto che implicherebbe un caos amministrativo).

È chiaro però il loro obiettivo: diffondere un lessico familiare che evoca o semplicemente nomina categorie collettive come «italiani» e «immigrati», «abitanti» e «extracomunitari», «noi» e «loro». Queste categorie collettive, che sono costruzioni culturali e politiche, vanno ad insistere su alcune dimensioni dell'immaginario, nascondendo le vere differenze tra le persone, sia di tipo individuale (capacità, attitudini, storie), sia di natura socio-politica (le condizioni socio-economiche).

Pietro Vertova, consigliere comunale indipendente nei Verdi

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