Contro la diffusione della droga
prevenzione con approccio innovativo

Sarà presentata giovedì 28 aprile all'assessore alle politiche Sociali del Comune di Bergamo, Leonio Callioni, dal presidente Nazareno Pettinari e dal referente per Bergamo, Fabio Bergamaschi, l'Associazione Italiana contro la diffusione della droga (Aidd).

L'associazione, sostenuta da una sessantina di club di servizio lombardi (Lions e Rotary) si occupa di prevenzione con un approccio innovativo. Il metodo è stato testato dalle due classi terze della scuola media dell'Istituto comprensivo paritario Bambino Gesù dell'Opera Sant'Alessandro.

«Il metodo - spiega la dirigente scolastica Milly Denti - è molto innovativo perché lavora sui meccanismi decisionali del bambino. Nella nostra scuola, sono state coinvolte due classi per un totale di 40 studenti per 12 ore, mentre i loro insegnanti e le famiglie hanno lavorato in due incontri».

Ai ragazzi è stata proposta un'attività di teatro e di giochi di ruolo. Attraverso i personaggi hanno potuto così parlare di loro stessi liberamente, esporre idee e convinzioni, far emergere problemi. L'idea base dell'Aidd, che si avvale di personale qualificato come psicologi e psicopedagogisti, è di insegnare in età precoce a decidere comportamenti positivi di fronte alle situazioni, mantenendo l'autostima anche quando le pressioni esterne farebbero inclinare verso la scelta a rischio.

«Negli incontri di restituzione fra adulti abbiamo avuto delle sorprese - sottolinea la preside - che hanno fatto riflettere sia i genitori sia noi educatori. Delle due classi coinvolte, una era composta da ragazzi più tranquilli e studiosi. Tuttavia questi loro pregi hanno mostrato un risvolto negativo: più sensibili al giudizio altrui, potrebbero essere più influenzabili se posti davanti a una scelta a rischio. Al contrario l'altro gruppo, più impermeabile al giudizio esterno, ha mostrato di avere maggiori difese di fronte al rischio droga. L'esperienza con l'Aidd ci è sembrata rispondere bene all'obiettivo educativo di non restare vittime di cattivi maestri e di saper scegliere fra ciò che i modelli sociali o culturali attuali propongono. Una sorta di orientamento al progettare le scelte del proprio futuro consapevolmente. Un'esperienza positiva, che pensiamo di ripetere l'anno prossimo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA