Orobie, troppe case disabitate
«Servono nuove forme di affitto»

Nelle Orobie bergamasche ci sono 63mila seconde case, che restano per lo più disabitate. L'Osservatorio turistico della Provincia di Bergamo ha presentato uno studio dove emerge che il 43% delle case nelle valli bergamasche non è occupato.

Nelle Orobie bergamasche ci sono 63mila seconde case, che restano per lo più disabitate. L'Osservatorio turistico della Provincia di Bergamo ha presentato martedì 3 maggio il rapporto 2010 «Le abitazioni turistiche nelle Orobie: densità, utilizzo e implicazioni sulle destinazioni». Dallo studio emerge che il 43% delle case nelle valli bergamasche non è occupato.

Secondo Andrea Macchiavelli, direttore del CeSTIT (Centro studi per il turismo e l'interpretazione del territorio dell'Università di Bergamo) «Bisogna cercare nuove forme d'affitto più dinamiche, per periodi più brevi, magari con cooperative che garantiscano servizi come il cambio delle lenzuola o la pulizia finale».

Le case per le vacanze sono usate tra i 60 e gli 80 giorni l'anno, in gran parte durante il mese di agosto. «Lo studio può sensibilizzare le amministrazioni comunali a uno sviluppo urbanistico sostenibile e i privati a avviare meccanismi di promozione dell'affitto qualità e forme brevi e dinamiche», ha commentato l'assessore al Turismo della Provincia di Bergamo Giorgio Bonassoli. Perché rilanciare il turismo passa anche dalla valorizzazione delle seconde case.

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