Investito da un'auto a Milano
muore bidello: abitava a Gaverina

Pur continuando a lavorare a Milano come bidello, aveva scelto di trasferire la residenza con la famiglia a Gaverina Terme, il paese che raggiungeva non appena aveva del tempo libero. Ma un destino tragico ha voluto che Silvio Re morisse proprio a Milano.

Pur continuando a lavorare a Milano come bidello, da ormai parecchi anni aveva scelto di trasferire la residenza con la famiglia dal capoluogo lombardo, sua città natale, a Gaverina Terme, il paese che raggiungeva non appena aveva del tempo libero. Ma un destino tragico ha voluto che Silvio Re morisse proprio a Milano, investito da un'auto mentre attraversava la strada a Quarto Oggiaro, quartiere della periferia Nord-Ovest della città. Aveva 66 anni.

La disgrazia giovedì sera 5 maggio, alle 19,55. In quel momento Silvio Re si trovava in via Giovanni Battista Grassi, nel punto in cui la strada si immette in largo Umberto Boccioni: uno svincolo che è un po' un labirinto di cordoli, spartitraffico e corsie, nelle quali si incanalano tram e auto.

Proprio una di queste, una Renault Clio, ha travolto il sessantaseienne di Gaverina mentre - secondo i primi rilievi della polizia locale - stava attraversando la strada verso via Tommaso Campanella, una delle vie che si snodano da largo Boccioni.

L'impatto è stato molto violento: il conducente dell'auto, un diciannovenne di Milano, M. F., è subito sceso per prestare soccorso al pedone. Immediato anche l'arrivo dei mezzi del 118: Silvio Re è stato portato in condizioni disperate all'ospedale Sacco e il sessantaseienne è deceduto pochi minuti dopo l'arrivo all'ospedale.

Il diciannovenne è stato denunciato a piede libero dalla polizia locale con l'accusa di omicidio colposo, come previsto in casi del genere: dai primi accertamenti non è risultato sotto l'effetto di alcol o droghe. Dai primi rilievi sembra che il sessantaseienne non si trovasse sulle strisce pedonali.

Silvio Re abitava in via Vittoria, al civico 9, nel centro di Gaverina: bidello di professione, lavorava a Milano, ma da anni si era trasferito a vivere nella Bergamasca. Lascia due figlie. La data dei funerali non è ancora stata fissata.

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