Il saluto del provveditore:
«La scuola? Seria e rigorosa»

«È fondamentale che i nostri bambini e i nostri ragazzi siano al centro di un sistema educativo e formativo serio, rigoroso e al tempo stesso accogliente». Così il provveditore di Bergamo, Patrizia Graziani, in una lettera inviata anche a studenti e famiglie.

«È fondamentale che i nostri bambini e i nostri ragazzi siano al centro di un sistema educativo e formativo serio, rigoroso e al tempo stesso accogliente».

Così il neo provveditore di Bergamo, Patrizia Graziani, in una lettera inviata a tutti gli studenti e alle loro famiglie, ai dirigenti scolastici, ai docenti, al personale Ata, ai direttori del servizi generali amministrativi e in generale a tutto il mondo della scuola bergamasca, alle autorità e ai rappresentanti politici e sindacali.




Ecco il testo integrale

«Carissimi,
è con vivo piacere che desidero porgere a tutti voi il mio saluto e il mio sentito ringraziamento per l'affettuosa accoglienza riservatami a partire dal mio insediamento ufficiale il 18 aprile scorso alla guida dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, prestigioso e al tempo stesso impegnativo incarico che il Direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Giuseppe Colosio ha voluto conferirmi, e che mi rende molto lieta ed orgogliosa: assicuro fin da ora il mio personale impegno, nella dimensione del confronto e della condivisione, per affrontare insieme le sfide della scuola bergamasca, dinamica, propositiva, ricca di professionalità, buone pratiche e progetti importanti. Per quanto è stato realizzato in questi anni è doveroso ringraziare, in particolare, il collega Luigi Roffia, che mi ha preceduto in questa sede.

La scuola bergamasca è un luogo di confronto, di partecipazione e di democrazia, intenta ogni giorno a spendere le proprie energie a favore della crescita positiva delle giovani generazioni. È fondamentale che i nostri bambini e i nostri ragazzi siano al centro di un sistema educativo e formativo serio, rigoroso e al tempo stesso accogliente, in grado di coltivare e premiare le eccellenze, promuovere inclusione e integrazione, porre particolare attenzione alle situazioni di maggiore fragilità, valorizzare le inclinazioni personali di ciascuno, leggere e rispondere ai bisogni di tutti, in alleanza con le famiglie ed il territorio.
 
Per conseguire i migliori risultati reputo prioritario rafforzare la rete delle sinergie interistituzionali, delle relazioni positive tra il mondo della scuola e i vari soggetti territoriali, sapendo ascoltare e leggere i bisogni dei dirigenti delle istituzioni scolastiche autonome, dei docenti, degli studenti e delle loro famiglie, facendo leva sulle tante innovazioni in atto e sfruttando pienamente le possibilità offerte dall'attuazione della riforma del sistema scolastico.

Credo, altresì, che si debba avere un'attenzione particolare al potenziamento dell'insegnamento della matematica, delle discipline scientifiche fin dalla scuola primaria, con metodologie laboratoriali, in prospettiva continuando la collaborazione con l'Università e nell'ambito del progetto ministeriale delle lauree scientifiche.

Si intende porre un occhio privilegiato al rafforzamento dell'orientamento, in termini di informazione e formazione, dei docenti della scuola secondaria di primo grado sui temi della riforma, perché possano più efficacemente orientare i propri studenti nella scelta dopo la terza media, per consentire loro un successo formativo che sia un successo di vita. Per guidare al meglio i percorsi di orientamento dei propri studenti è fondamentale partire da vocazioni, attitudini, interessi e coniugarli con le richieste, le esigenze ed i bisogni concreti della realtà socio-economica bergamasca e lombarda, espressione di un grande patrimonio e territorio chiave del nostro Paese, promotore di sviluppo aperto all'Europa ed all'internazionalizzazione.

Mi rivolgo ora agli studenti, perché diano il massimo nell'impegno. Uno sforzo in più, forse, è richiesto a quanti di voi si stanno preparando all'appuntamento con gli esami di Stato, sia al termine della scuola media sia del quinquennio superiore. A tale proposito invito i commissari esterni e i presidenti di commissione a vivere l'incontro con la nuova scuola condividendone i criteri di valutazione e valorizzandone gli elementi positivi. L'esame di Stato rappresenta un momento formativo importante per gli studenti e qualificante per la scuola stessa.    

Ancora grazie a tutti per la vostra accoglienza e, fin d'ora, per i risultati che insieme raggiungeremo.
Buona scuola e buon lavoro!»

Il dirigente
Patrizia Graziani

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