«La piccola Saidat è morta
Aiutateci a portarla a casa»

Si sono spente la sua vita e la speranza di salvarla da un malattia che si è rivelata impossibile da curare, ma per la piccola Sajdath Adjibade le difficoltà non sono ancora finite.

Si sono spente la sua vita e la speranza di salvarla da un malattia che si è rivelata impossibile da curare, ma per la piccola Sajdath Adjibade le difficoltà non sono ancora finite.

La bambina del Benin, in Africa, che avrebbe compiuto cinque anni il prossimo 8 giugno, era giunta agli Ospedali Riuniti di Bergamo nel marzo scorso per combattere un tumore al cervello, ma martedì scorso il suo cuore ha smesso di battere. Ora un amico della famiglia e la Comunità Ruah si stanno adoperando per far rientrare la salma nel suo Paese d'origine e lanciano un appello per chiedere un aiuto economico per il viaggio della salma previsto per giovedì o venerdì.

«Purtroppo non c'è stato nulla da fare, la bambina era troppo debilitata ed è deceduta proprio nel giorno in cui era previsto l'intervento – racconta il presidente dell'associazione Comunità Ruah, Giulio Baroni –. Ci teniamo a ringraziare tutti gli operatori dei Riuniti, dal Consiglio d'amministrazione ai medici e infermieri del reparto, per tutto quello che hanno fatto per Sajdath e la mamma che la accompagnava».

La Comunità Ruah ora interverrà anche economicamente per il rientro della salma. Nella speranza che in questi giorni si allunghi la catena della solidarietà.

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