Gandino, la Sala civica
intitolata al vigile Ferrari

Il sindaco di Gandino, Gustavo Maccari, ha ufficialmente proclamato la dedicazione della Sala Civica di Piazza Vittorio Veneto alla memoria di Alessandro Ferrari, trentenne vigile urbano gandinese, morto nel 1993 nell'attentato terroristico di via Palestro a Milano.

Una piazza gremita da centinaia di persone, unite da una giornata di festa e dalla volontà di ricordare «un onesto servitore delle istituzioni, morto in un vile attentato frutto della degenerazione di un cieco furore ideologico». Sono state sottolineate da un prolungato e commosso applauso a Gandino le parole del sindaco Gustavo Maccari, che ha ufficialmente proclamato la dedicazione della Sala Civica di Piazza Vittorio Veneto alla memoria di Alessandro Ferrari, trentenne vigile urbano gandinese, morto nel 1993 nell'attentato terroristico di via Palestro a Milano.

Un'autobomba provocò la morte anche di tre vigili del fuoco e di un immigrato marocchino. Alessandro Ferrari si era trasferito a Milano, pur restando legato a Gandino, dove ancor oggi vivono la mamma Elisabetta Moro e la famiglia del fratello Giuseppe.

Quest'ultimo ha presenziato alla cerimonia, insieme alla sorella Elena e a Matteo, figlio di Alessandro Ferrari, che all'epoca dell'attentato era nato da poco più di un anno. Matteo ha ricevuto un mazzo di fiori dalle mani del sindaco e li ha deposti davanti al vicino monumento che ricorda i caduti gandinesi.

Alla cerimonia hanno presenziato anche il prevosto don Innocente Chiodi, il luogotenente Giovanni Mattarello, comandante la locale stazione carabinieri, Giovanni Vinciguerra, presidente dell'Associazione Polizia locale della Provincia di Bergamo e comandante a Seriate, l'ufficiale Lorenzo Mapelli della Polizia locale di Bergamo, Claudia Masinari, presidente del Consorzio Polizia Municipale Valseriana. Presente anche una nutrita delegazione dei Vigili del Fuoco di Gazzaniga, guidata dal capo distaccamento Piero Camozzi. Presente al completo la giunta comunale di Gandino e l'agente di polizia locale Giuseppe Maida.

La targa commemorativa, inaugurata a pochi passi dal Salone della Valle, è stata vegliata da un picchetto d'onore della Vigilanza Urbana di Milano, composto dagli agenti Nicola Fantasia e Simona Bertoli. Quest'ultima era da poco entrata a far parte dei «ghisa» in quel tragico 1993 e da «matricola» era stata assegnata proprio ad Alessandro Ferrari, per i servizi in zona Vittoria.

Simona Bertoli, unitamente al Sindaco, ha sollevato il tricolore che ha ufficialmente sancito l'inaugurazione, al suono del silenzio fuori ordinanza da parte di Renato Servalli, presidente del Civico Corpo Musicale. Sulla piazza sono arrivati anche i quasi trecento partecipanti alla Pedalata Ecologica della Val Gandino.

«Dobbiamo approfittare di questi momenti - ha sottolineato il sindaco nel suo intervento - per riflettere su quel che il nostro Paese ha vissuto in anni tra i più angosciosi della sua storia. Un monito importante anche e soprattutto per le giovani generazioni».

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