Elementare di Solza a rischio chiusura
Per protesta genitori e bimbi in corteo

Ancora polemiche sul plesso scolastico di Solza. In circa 200 persone - tutti gli alunni delle cinque classi elementari, i loro genitori e alcuni rappresentanti delle istituzioni locali - hanno sfilato in protesta fino a Calusco d'Adda.

Hanno messo in atto un vero e proprio sciopero delle lezioni. Nella mattinata di venerdì 3 giugno, invece di entrare in classe per studiare come capita tutti i giorni, i bambini della scuola elementare di Solza, insieme ai loro genitori, sono rimasti fuori dall'istituto. La polemica sulla prima elementare a Solza ha avuto nuovi sviluppi: in circa 200 persone - tutti gli alunni delle cinque classi elementari, i loro genitori e alcuni rappresentanti delle istituzioni locali tra cui il sindaco Maria Carla Rocca e il parroco di Solza - hanno sfilato dalla scuola del paese fino alla sede della delegazione scolastica di Calusco d'Adda. Circa due chilometri a piedi con striscioni e cartelli per far sentire la loro voce contro la decisione di chiudere il plesso per insufficiente numero degli iscritti.

Dati alla mano, la classe prima a Solza ha raggiunto il numero minimo di 15 bambini iscritti, come prevede la riforma Gelmini, ma sembra non sia ancora arrivato il via libera definitivo dall'Ufficio scolastico provinciale, dove recentemente è arrivato il nuovo dirigente Patrizia Graziani. Si tratta di dodici bambini di Solza e tre dei paesi vicini. A organizzare la manifestazione di venerdì un comitato dei genitori che chiede il mantenimento della prima elementare e quindi del plesso scolastico: una delegazione ha incontrato nella mattinata il dirigente Francesco De Francisci per esporre le loro richieste, nella speranza che il plesso sia confermato e mantenuto anche per il prossimo anno scolastico.

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