Borgo del Canto a Pontida
Reti paramassi attorno ai ruderi

Entro la fine di giugno si potrà camminare in sicurezza sui sentieri che attraversano l'antico Borgo del Canto, a poco più di 600 metri sulla collina omonima nel territorio di Pontida. Reti paramassi alte quattro metri circonderanno i ruderi.

Entro la fine di giugno si potrà camminare in sicurezza sui sentieri che attraversano l'antico Borgo del Canto, a poco più di 600 metri sulla collina omonima nel territorio di Pontida. Dopo i crolli dei mesi scorsi, delle reti paramassi alte quattro metri circonderanno i ruderi delle caratteristiche abitazioni in pietra, per proteggere gli escursionisti e i visitatori.

Il dirigente del dipartimento dei servizi al territorio rurale e alle foreste della Regione Lombardia, Enrico Calvo, con altri funzionari dell'Ersaf della Regione e il responsabile dell'impresa esecutrice dei lavori, L'Orobica srl di Zogno, hanno effettuato un sopralluogo venerdì mattina. Come aveva prescritto in aprile il sindaco di Pontida con la sua ordinanza, bisognava fare il punto della situazione sui lavori di messa in sicurezza del borgo.

«Se il tempo rimarrà stabile, entro il 22 giugno l'impresa potrà terminare i lavori di posa delle barriere metalliche di protezione e quindi restituire ai visitatori la possibilità di attraversare l'antico abitato del Canto e vedere i ruderi rimasti che ricordano la vita del borgo», assicura Enrico Calvo. Se il tempo dovesse volgere al brutto la data termine per i lavori sarà la fine di giugno. «Nel sopralluogo abbiamo visto che i lavori stanno terminando. La pulizia dei ruderi è stata effettuata, salvo qualche edificio, e si stanno posizionando le reti metalliche, del tipo usate in montagna come paramassi, che delimiteranno i sentieri che attraversano i ruderi del borgo». Le reti sono alte quattro metri e sono messe a una distanza tale da proteggere le persone che attraversano i sentieri in caso di crollo dei fabbricati. «Con questo intervento abbiamo creato i presupposti di sicurezza e conservato un bene che era scomparso sotto la vegetazione e non più visibile», ha dichiarato il funzionario.

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