Lega: Reguzzoni confermato
presidente del gruppo alla Camera

Marco Reguzzoni è stato confermato fino a dicembre presidente del gruppo parlamentare della Lega alla Camera. Lo ha deciso a Montecitorio l'assemblea dei deputati del Carroccio che ha approvato a sorpresa la conferma di Reguzzoni per acclamazione, senza procedere a votazione.

Marco Reguzzoni è stato confermato fino a dicembre presidente del gruppo parlamentare della Lega alla Camera. Lo ha deciso l'assemblea dei deputati del Carroccio, riunita mercoledì 22 giugno a Montecitorio, che - al termine della verifica di governo - ha approvato a sorpresa la conferma di Reguzzoni per acclamazione, senza procedere a votazione.

Alla vigilia, dopo l'effetto Pontida, sembrava che potesse vincere la linea Maroni (incoronato dalla base leghista come «nuovo presidente del Consiglio») e dunque si pensava che il bergamasco Giacomo Stucchi, dell'ala maroniana, potesse diventare il nuovo presidente del gruppo parlamentare alla Camera. Invece, ha prevalso ancora la linea Bossi.

Umberto Bossi è soddisfatto per la rielezione di Marco Reguzzoni alla guida del gruppo della Lega alla Camera. Interpellato dai cronisti mentre lasciava Montecitorio il leader del Carroccio ha commentato: «Hanno votato e ha vinto Reguzzoni». Quindi è soddisfatto? «Sì», ha risposto Bossi.

Reguzzoni, appena confermato presidente dei deputati della Lega Nord fino a dicembre, si dice soddisfatto e smentisce chi alla vigilia parlava di divisioni nel Carroccio: «Siete voi giornalisti che fate tutte queste supposizioni che non esistono e non hanno ragion d'essere. La Lega è unita, c'è solo Bossi, io sono un bossiano integralista».

Reguzzoni ha anche chiarito il piccolo equivoco sorto sulle modalità della sua conferma: «Acclamato o votato non cambia la sostanza. C'è stata l'elezione del capogruppo come ha scritto Bossi in un comunicato e come vi ha detto a voi».

Reguzzoni sarà però capogruppo fino a dicembre. L'accordo tra i deputati del Carroccio prevede, infatti, che il giovane deputato lombardo lasci il suo incarico a fine anno. Si tratta di una mediazione rispetto alla richiesta di una frangia di deputati che ne chiedeva la sostituzione immediata. La decisione è stata presa alla presenza di Bossi, che implicitamente ha dato la benedizione a quanto stabilito dai deputati.

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