Università, lo Stato coprirà
solo il 50% delle entrate totali

Lo Stato batte in ritirata sui finanziamenti all'Università di Bergamo: dall'assestamento di bilancio 2010 emerge che, per la prima volta, il Fondo di finanziamento ordinario coprirà meno del 50% delle entrate totali, ovvero 36 milioni su 72,6.

Lo Stato batte in ritirata in materia di finanziamenti all'Università di Bergamo: dall'assestamento di bilancio 2010 emerge infatti che, per la prima volta nella storia del nostro ateneo, il Fondo di finanziamento ordinario coprirà meno del 50% delle entrate totali, ovvero 36 milioni di euro sui 72,6 milioni.

Un caso in Italia a cui si guarda anche con un certo interesse perchè, a fronte di questa riduzione di finanziamenti pubblici, l'Università di Bergamo è la prima (pubblica) a puntare sull'internazionalizzazione in Lombardia con tre lauree magistrali specialistiche completamente in lingua inglese a partire dal prossimo anno accademico, 14 lauree triennali (con la neonata Filosofia) e 15 magistrali, una a ciclo unico in Giurisprudenza.

Una sostanziale tenuta del numero di docenti (335 con una media di 47 studenti per docente contro quella italiana di 31) e una conferma del numero di iscritti (15.681 contro i 15.775 dell'anno scorso ma il dato va aggiornato al 31 luglio) contro la perdita nazionale del 5% degli iscritti.

Un risultato riuscito grazie anche al coinvolgimento del territorio e dei privati: infatti le entrate generate dai rapporti con l'esterno sono passate da 9,9 milioni di euro del 2009 si è passati nel 2010 a 13,5 milioni di euro, circa quattro milioni di euro in più in un anno.

Leggi tutto su L'Eco di Bergamo del 30 giugno

© RIPRODUZIONE RISERVATA