Cronaca
Domenica 10 Luglio 2011
Ucciso in bici, in passato al pirata
tolta due volte la patente: velocità
Si era già visto ritirare la patente per eccesso di velocità il trentaquattrenne di Pontirolo Nuovo che, nella notte fra giovedì e venerdì a Vaprio d'Adda (Milano), ha investito e ucciso Mirko Lovecchio, un diciassettenne del paese che rincasava in sella alla sua bicicletta.
Si era già visto ritirare la patente per eccesso di velocità il trentaquattrenne di Pontirolo Nuovo che, nella notte fra giovedì e venerdì a Vaprio d'Adda (Milano), ha investito e ucciso Mirko Lovecchio, un diciassettenne del paese che rincasava in sella alla sua bicicletta.
Forse è questo uno dei motivi per cui l'uomo, accortosi di ciò che aveva commesso, è fuggito in preda al panico senza prestare soccorso al diciassettenne. Il padre, di 76 anni, ha poi tentato di coprirlo, presentandosi alla stazione dei carabinieri di Fara d'Adda e assumendosi la responsabilità dell'investimento.
La versione fornita dal settantaseienne, però, non ha convinto i carabinieri della compagnia di Vimercate, i quali, una volta rilevato che l'uomo aveva un figlio di 34 anni, hanno concentrato le loro attenzioni su di lui riuscendo in breve tempo a farlo confessare.
Entrambi sono stati denunciati (il figlio per omicidio colposo e omissione di soccorso, il padre per falsa testimonianza) e sono a piede libero. Un fatto che non sta suscitando rabbia o risentimento fra gli amici e i familiari di Mirko Lovecchio, figlio unico di madre vedova: al momento sta prevalendo il dolore e l'incredulità.
La salma di Mirko Lovecchio è stata composta all'istituto di medicina legale di Milano per essere sottoposta all'autopsia. La data dei funerali non è ancora stata fissata. Nel frattempo è arrivata la conferma che il pirata della strada è di Pontirolo e che in passato gli era già stata ritirata la patente per due volte: una a causa dell'alta velocità.
L'investimento è avvenuto sulla via per Cassano dove il limite di velocità è di 70 chilometri orari, limite che i rilievi dei carabinieri accerteranno se il trentaquattrenne ha superato o no. Mirko Lovecchio dopo l'urto con l'auto è stato sbalzato dalla sella della bici, finendo con il fianco contro un muro di cinta alto circa 3 metri e lontano una ventina di metri dal punto dell'impatto.
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