Lasciano casa: «Vogliamo
imparare a fare i contadini»

Lasciare tutto e ricominciare una nuova vita. Almeno una volta, l'abbiamo pensato tutti. Una giovane coppia di sposi bergamaschi, con la loro bambina, ha deciso di dare un senso diverso alla propria vita e mollare tutto. «Vogliamo imparare a fare i contadini».

Lasciare tutto e ricominciare daccapo una nuova vita. Almeno una volta, l'abbiamo pensato tutti. Ma tra il dire e il fare, ci sono in mezzo un mare di dubbi, perplessità, paure. Specie se si lasciano tutte le sicurezze e s'intraprende una vita nuova, affascinante di sicuro, ma piena di fatiche e imprevisti.

Eppure una giovane coppia di sposi bergamaschi, con la loro bambina di due anni, ha deciso di dare un senso diverso alla propria vita e molla tutto: la vicinanza delle famiglie, gli amici, la casa, le loro due auto. Ma soprattutto il lavoro a tempo indeterminato, un lusso in tempo di crisi.

Per fare cosa? I «wwoofer» (dalla sigla wwoof, world wide opportunities on organic farms, ovvero i volontari in aziende agricole biologiche), retribuiti solo con vitto, alloggio e condivisione dei saperi agricoli.

Loro sono Valeria Bergamelli, ormai ex operatrice della cooperativa Ruah di Bergamo, e Nicola Vismara, tecnico video free-lance per numerosi service italiani. «Non è una fuga da Bergamo, dove peraltro ci troviamo bene – dicono Valeria e Nicola –, ma una scelta inevitabile, un richiamo al cambiamento profondo. Vogliamo recuperare la manualità di coltivare i nostri alimenti, di costruirci una casa da noi, di auto-sostenerci, insomma un nuovo stile di vita. Non è una privazione e nemmeno rinneghiamo la tecnologia, ma è una riduzione dell'impronta ecologica della nostra vita e un utilizzo più intelligente dei nostri consumi».

leggi tutta la storia su L'Eco di Bergamo dell'11 luglio

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