Bergamo verso l'Unesco
con la «Terra di San Marco»

L'Unesco si avvicina? Dipende dai punti di vista. Per qualcuno Bergamo sta facendo come i gamberi e l'inserimento nella World heritage list di Città Alta e delle sue mura venete. Per altri il lavoro è complesso, ma si va avanti.

L'Unesco si avvicina? Dipende dai punti di vista. Per qualcuno - leggasi polemiche dei giorni scorsi - Bergamo sta facendo come i gamberi e l'inserimento nella World heritage list di Città Alta e delle sue mura venete nell'ambito di un sito seriale si sta allontanando. Per altri - e tra questi in prima fila non mancano naturalmente i rappresentanti dell'amministrazione - il lavoro è complesso, ma si va avanti.

La controprova? Si chiama «Terra di San Marco» ed è la nuova associazione pensata al fine di sostenere con più efficacia la candidatura orobica. Martedì 12 luglio il primo via libera con l'adozione della relativa delibera in prima Commissione consigliare.

«In pratica - ha spiegato il dirigente di Palafrizzoni Giovanni Cappelluzzo - sarà composta dagli stessi soggetti che attualmente formano il comitato promotore (oltre al Comune, la Provincia, l'Università, la Camera di commercio, Sacbo e la Fondazione Bergamo nella storia, ndr) e avrà il compito di coordinare la candidatura in maniera più snella e incisiva.

Una partita ancora lontana dal suo epilogo, ma parecchio datata. L'idea di candidare Città Alta e le mura venete a Patrimonio dell'umanità risale infatti al 1998 e porta la firma della Lega Nord che avanzò per prima l'ipotesi in Consiglio comunale. Da allora il tema è tornato all'ordine del giorno a più riprese finché, durante il mandato Bruni, la candidatura era stata ufficialmente avanzata, passando dalla versione individuale a quella seriale: in pratica Bergamo si proponeva per la World heritage list con altri partner nell'ambito di un sito transnazionale comprendente tutte le realtà del Mediterraneo legate dal dominio della Serenissima, dall'Italia a Cipro.

Durante l'amministrazione Tentorio i passi seguenti hanno riguardato la sottoscrizione del protocollo per l'istituzione del Comitato promotore e l'organizzazione, lo scorso dicembre, di un convegno internazionale per la presentazione del progetto. Intanto però il tempo passa e il 2013 - la scadenza per la presentazione del progetto - si avvicina. Il dibattito dei giorni scorsi si è concentrato proprio sui presunti ritardi e anche ieri sera in commissione - dove la delibera è passata con l'astensione delle minoranze e il voto contrario di Pietro Vertova - le critiche hanno puntato soprattutto su questo aspetto.

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