Caccia in deroga e richiami vivi:
via libera dalla commissione

La commissione regionale Agricoltura ha approvato il progetto di legge sulla caccia in deroga e sui richiami vivi. Il testo ora deve passare al vaglio del consiglio regionale, ma già si registra la soddisfazione della Lega a nome della tradizione bresciana e bergamasca.

La commissione regionale Agricoltura ha approvato il progetto di legge sulla caccia in deroga e sui richiami vivi. Il testo ora deve passare al vaglio del consiglio regionale, ma già si registrano i primi interventi: «L'obiettivo è la salvaguardia della tradizione venatoria bresciana e bergamasca» hanno sostenuto i rappresentanti della Lega Nord in commissione, Alessandro Marelli e Roberto Pedretti.

Che aggiungono: «Esprimiamo viva  soddisfazione per il passaggio del provvedimento sulla caccia in deroga in commissione in quanto contiene quanto proposto dalla Lega Nord attraverso il proprio progetto di legge».

«Con questo atto la commissione - dicono gli esponenti del Carroccio -  ha voluto ribadire le proprie prerogative circa una materia fortemente contestata e spesso oggetto di ricorsi giurisdizionali. L'VIII commissione all'unanimità ha quindi ritenuto di riaffermare il principio per cui la caccia in deroga deve ritenersi legittima ai sensi delle normative comunitarie, benché l'ordinamento nazionale non sia adeguato a sostenere l'attività legislativa delle Regioni. L'approvazione in commissione rappresenta dunque anche un forte segnale di stimolo al Parlamento affinchè provveda al riordino della normativa statale in materia di attività venatoria, allo scopo di renderla aderente alle disposizioni Ue».

E aggiungono: «Riteniamo che questa proposta di legge rappresenti una ulteriore e importante evoluzione della normativa proposta per la scorsa stagione venatoria. Sono state implementate le fonti esplicative, si sono contenute le quantità prelevabili nei termini dell'1 per cento della mortalità naturale, percentuale ampiamente sostenibile;  si sono aggiunte delle norme di salvaguardia al fine di coordinare l'attività anche delle altre regioni. In questo modo possiamo salvaguardare la tradizione venatoria bresciana e bergamasca, di cui la Lega Nord si è sempre fatta interprete senza esitazioni».

Nell'ambito della seduta è stato votato anche il provvedimento sulla cattura dei richiami vivi.  «Anche in quest'ambito – continuano i rappresentanti della Lega Nord - abbiamo in piena autonomia deciso di rimandare al mittente i rilievi di incostituzionalità della norma in quanto da un lato si è preso atto dell'inadempienza dell'Ispra e dall'altro lato degli sforzi di Regione Lombardia per implementare quanto più possibile l'allevamento dei richiami.  Occorre ricordare che si tratta della cattura di circa 40 mila uccelli rientranti interamente nelle specie cacciabili, per i quali esistono delle norme di tutela per la loro incolumità».

«Venerdì 29 luglio – concludono i consiglieri – nell'aula del Consiglio Regionale, la Lega Nord sarà schierata in maniera compatta a favore dei provvedimenti approvati in commissione, a sostegno della tradizione venatoria».

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