L'università diventa aula giudiziaria
per il tirocinio dei futuri Perry Mason

Dal prossimo anno accademico l'Università degli studi e l'Ordine degli Avvocati di Bergamo hanno avviato una convenzione: in un'aula dell'Ateneo arriveranno i casi giudiziari che saranno dibattuti dai futuri Perry Mason del Foro di Bergamo.

Per trovarsi nei panni di Perry Mason non servirà più attendere la laurea, poi il praticantato e infine il superamento dell'Esame di Stato. Dal prossimo anno accademico l'Università degli studi e l'Ordine degli Avvocati di Bergamo hanno avviato una convenzione: in aula arriveranno i casi giudiziari, ma quelli veri, e gli studenti si metteranno nei panni del famoso avvocato del grande schermo seguiti da docenti e legali nelle varie fasi del procedimento.

Si tratta di una novità introdotta dalla facoltà di Giurisprudenza e dall'Ordine nell'ambito di un accordo che comprende anche tirocini di base per la laurea triennale presso il Consiglio dell'Ordine, un collegamento stabile per la pratica professionale post laurea e l'avvio di una commissione mista per attivare la cosiddetta formazione clinica.

Nella sede di via Salvecchio, il presidente dell'Ordine degli Avvocati, Ermanno Baldassarre, e la preside di facoltà, Barbara Pezzini, alla presenza del prorettore Morzenti Pellegrini, hanno presentato i termini della convenzione. Lo studio «clinico» sarà rivolto in particolare agli studenti degli ultimi due anni della laurea magistrale in Giurisprudenza e naturalmente rivolto a piccoli gruppi ma ha il merito di far misurare i giovani su casi veri e propri che giungono negli studi legali o nelle aule di Tribunale e di vivere le varie tappe di un procedimento nell'arco dell'ultimo biennio.

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