Vendita dei Riuniti: si allontana
l'ipotesi di un'asta a settembre

Per la vendita dei Riuniti l'ostacolo è la Casa Rossa e l'ipotesi di una nuova asta a settembre si allontana. Nell'accordo annunciato da Infrastrutture Lombarde c'è un tassello che non si incastra, ed è il Comune di Bergamo.Che dice: «Ci si sieda a un tavolo».

Per la vendita dei Riuniti l'ostacolo è la Casa Rossa e l'ipotesi di una nuova asta a settembre si allontana. Nell'accordo annunciato da Infrastrutture Lombarde sull'assetto dell'area del vecchio ospedale per arrivare a bandire la seconda asta di vendita a settembre – i Riuniti rinunciavano alla Casa Rossa dove dovevano trovare spazio la Quadreria e la sede della Fondazione e vi entrerebbe il rettorato dell'Università – c'è un tassello che non si incastra, ed è il Comune di Bergamo.

Lo dicono il sindaco Franco Tentorio e l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta: così come formulata l'ipotesi sul nuovo assetto che varia l'accordo di programma sui vecchi Riuniti è respinta.

L'Azienda Ospedaliera farebbe un passo indietro a favore della comunità, rinunciando alla Casa Rossa perché venga destinata all'Università. Ma il Comune, ancora prima che la riunione a Milano si concludesse, aveva detto pubblicamente no.

«Ci si sieda a un tavolo per una soluzione condivisa» ha chiesto Palazzo Frizzoni. Insomma l'asta non può essere bandita a settembre sulla base del nuovo riassetto ipotizzato da Infrastrutture, visto che il Consiglio comunale è ben lungi dal pronunciarsi su alcunché. E neppure l'Università ha dato un parere ufficiale: peraltro, il prossimo Consiglio d'amministrazione è fissato per fine settembre. Poi c'è il «nodo» sul no all'accordo della Casa Rossa, una questione di milioni di euro.

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