Rapina al Nikita del luglio 2010
Tre bergamaschi ora in carcere

Dopo un anno sono tre le persone finite in carcere per il colpo che era stato messo a segno nel luglio del 2010 alla discoteca Nikita di Telgate. I rapinatori avevano aggredito il fratello di uno dei titolari ed erano fuggiti con 16 mila euro.

Dopo un anno sono tre le persone finite in carcere per il colpo che era stato messo a segno nel luglio del 2010 alla discoteca Nikita di Telgate. I rapinatori avevano aggredito il fratello di uno dei titolari, incaricato di prelevare l'incasso del weekend, ed erano fuggiti con 16 mila euro. La rapina si era verificata intorno alle 8 di lunedì 13 luglio 2010. I banditi erano comparsi quando l'uomo aveva aperto la cassetta di sicurezza per prelevare l'incasso. Passamontagna e pistola, in due avevano bloccato il fratello del titolare, intimandogli di consegnare il denaro. Gli avevano strappato lo zainetto in cui aveva appena sistemato i soldi e poi gli avevano legato le mani. I banditi erano quindi fuggiti a bordo della Smart del rapinato, facendo poi perdere le loro tracce.

Le indagini però non si sono fermate e, a un anno di distanza, il gip di Bergamo in questi giorni ha amesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere. In via Gleno si trovano ora G.M., 60enne di Costa Volpino; A.S., 60enne originario di Napoli ma residente a Scanzorosciate ed E.M., 56enne originario di Fiorano ma residente a San Paolo d'Argon. Tutti e tre con precedenti penali, le forze dell'ordine li hanno individuati attraverso le descrizioni effettuate dal rapinato e i filmati delle telecamere di Telgate che hanno individuato G.M. e A.S. abbandonare la Smart e salire su un furgone con il denaro razziato.
Altre indagini hanno poi permesso di scoprire che E.M., alle dipendenze del fratello del rapinato, nonchè all'epoca uno dei titolari del Nikita, era il basista dell'operazione. I tre si trovano ora in carcere della convalida del gip.

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