Torna il Nazionale in centro
E arriva il concept store Legami

Novità in arrivo nella mappa dei locali nel centro di Bergamo: riguardano il 212 Barcode sul Sentierone, il Caffè Falconi di via Camozzi e l'Hemingway Cafè di via Piccinini. E in centro apre pure un concept store «Legami».

Novità in arrivo nella mappa dei locali pubblici nel centro di Bergamo: riguardano il 212 Barcode sul Sentierone, il Caffè Falconi di via Camozzi e l'Hemingway Cafè di via Piccinini, nei pressi del Tribunale. La trasformazione più rivoluzionaria riguarda quello che era il futurista 212 Barcode, già tramontato nonostante fosse nato solo nel maggio 2007 per una radicale ristrutturazione del Bar Nazionale, lo storico caffè che per decenni era stato uno dei più importanti luoghi di ritrovo della città. Ora – grazie alla iniziativa della Ma.sa.la Srl, da 20 anni attiva nel settore del turismo, soprattutto in Liguria – tornerà alle origini e alla sua tradizione. Nel dicembre del 2009 la Ma.sa.la. ha acquistato il 212 Barcode dalla società Cpb di Terno d'Isola di proprietà della famiglia Colombo

«Fin dall'inizio – dice il direttore Massimo Cocchiara - abbiamo considerato l'opportunità di cambiare riconsegnando alla città il "suo" Nazionale. Inconvenienti di varia natura hanno fatto sì che il momento più opportuno per cambiare d'abito al 212 fosse agosto, e così l'8 agosto abbiamo iniziato la ristrutturazione». Il nuovo Nazionale riaprirà giovedì 1 settembre. Sarà aperto dalle 6,30-7 alle 21, ma il venerdì e sabato la chiusura viene posticipata alle 2 di notte.


Intanto nel centro di Bergamo, in largo Rezzara, al posto della libreria Ubik e di tutto quello che c'era al suo piano superiore, approda un «concept store»: ci si potranno trovare abiti vintage, pezzi di design, una libreria fornitissima, ma anche la cartoleria più grande di Bergamo, una gelateria artigianale, un bar bio, un corner con fiori freschi recisi, utensili per la cucina, accessori per la casa, oggetti di arredamento, un corner di cioccolateria, idee regalo.

In uno spazio composto da due aree commerciali con una superficie di circa 400 metri quadrati ciascuna, arriva Legami, progetto sorto nel 2003 e che da brand consolidato nel mondo della cartoleria e dell'oggettistica diventa un negozio multimarca dallo spirito giovane e dalle idee innovative. Dietro questa «rivoluzione» due fratelli con due percorsi diversi che ora si mettono insieme in gioco. Da una parte c'è Enrico Fassi, titolare della ex Ubik, libreria appunto chiusa per ristrutturazione e per lasciare spazio al nuovo concept store «Legami», dall'altra c'è Alberto Fassi, ideatore dell'omonimo marchio, nato da una cinghia per tenere raccolti i libri e ora nome che si associa a tutto e di più, dai biglietti di auguri alle borse di tela, dalle agende ai calendari, fino ai nuovi prodotti che saranno lanciati nei prossimi mesi.

«Legami è cresciuto, come marchio e come idea imprenditoriale - spiega Alberto Fassi, 36 anni, responsabile tra le altre cose dell'ufficio design e del marketing che sta dietro il brand -. Dopo tre negozi monomarca in Italia (con sei prossime aperture nel 2012), corner su tutta la Penisola e uno sviluppo in tutto il mondo con i nostri prodotti in vendita in tutta Europa, America, in Oriente e fino al Sud Africa, il sogno di aprire a Bergamo un concept store sta per realizzarsi».

I primi di ottobre è prevista l'inaugurazione di uno spazio commerciale che sicuramente desterà l'interesse dei bergamaschi e ridisegnerà le dinamiche commerciali della zona, da sempre eletta ad area con maggior appeal per quanto concerne lo shopping. E Legami non si farà mancare proprio nulla: «Ci saranno tutti i prodotti del nostro marchio e resterà fortissima la presenza della libreria che occuperà ancora buona parte del piano terra» spiega Fassi. Insieme ai libri, una caffetteria con prodotti bio e una gelateria con tanto di laboratorio artigianale.

«Vogliamo portare a Bergamo un modo di vivere gli spazi commerciali che è già passato in altre città italiane e paesi europei» continua Fassi, in un continuum, dentro e fuori da corner colorati e accattivanti nel design. Da qui, al piano superiore, una vasta scelta di proposte: la cartoleria più grande di Bergamo (solo questa sarà di 100 metri quadrati) con, in particolare, una specializzazione nel campo delle penne; uno spazio per dibattiti e incontri culturali, un'area dedicata ai più piccoli. E poi tanta moda e design: corner shop di Sevi, Trudi, Havaianas, Skitchs, Tavecchi, Venchi, Pigna e Vespa, ma anche uno spazio dedicato ai fiori recisi, un'area vintage con accessori e capi d'antan, una selezione di marchi di design e di oggettistica per la casa, uno dei cinque corner presenti in Italia e ideati da Philippe Starck per Tashen.

La curiosità è tanta, non c'è che dire, e anche l'interesse da parte del mondo del commercio e del popolo bergamasco: "L'idea è che molte persone residenti in città cercano in Milano concept store che offrano idee originali. Bergamo può fare lo stesso: da qui il progetto di investire sulla mia città e su chi qui ci lavora e ci crede». In fondo questa è la filosofia che ha sempre accompagnato Alberto Fassi: «L'ufficio creativo di Legami è composto da ragazzi da 19 ai 30 anni e sono tutti di Bergamo. Tutto ciò che è carta è stampato nella provincia orobica e lo stesso concept store è aperto a nuovi volti e a nuove idee dell'artigianalità e della creatività bergamasca». Con un investimento assicurato da tutti i punti di vista: 150 marchi presenti nello spazio multifunzionale, una trentina di nuovi posti di lavoro garantiti, un milione di euro messi in quello che potrà essere la svolta di un commercio più dinamico. Sicuro è che Alberto Fassi ci crede profondamente, proprio come quando nel 2003 ha avviato un piccolo laboratorio di grafica e design, partendo da una cinghia porta libri multicolor e da un motto: «Niente è più forte di un'idea».

Roberto Vitali
Fabiana Tinaglia

Su L'Eco di Bergamo del 31 agosto due pagine sul mondo del commercio cittadino

© RIPRODUZIONE RISERVATA