Incarichi all'ospedale di Treviglio:
«La procedura è stata corretta»

«La procedura è regolare». Così il Collegio dei revisori dei conti dell'ospedale di Treviglio ha chiuso la seduta in cui sono stati discussi anche gli incarichi a tempo determinato assegnati a fine luglio. Passati al setaccio i verbali.

«La procedura è regolare». Così il Collegio dei revisori dei conti dell'ospedale di Treviglio ha chiuso la seduta in cui sono stati discussi anche gli incarichi a tempo determinato assegnati a fine luglio. I revisori hanno passato al setaccio i verbali e sentito i componenti della commissione esaminatrice che ha assegnato sette posti a tempo determinato (un anno, 1.000-1.200 euro netti al mese) su 23 candidati.

«Dal punto di vista formale non abbiamo nulla da dire – spiega Massimo Giudici, uno dei revisori –. Queste non sono assunzioni ma incarichi, quindi non soggetti alla legge 220. Significa che non c'è l'obbligo di un concorso e che la valutazione può essere fatta esclusivamente dalla commissione valutatrice. Che poi certe cose diano da discutere è un altro paio di maniche, ma dal punto di vista dei revisori (che sono cinque, con un membro nominato dal ministero che ieri era presente all'esame, ndr) non ci sono errori».

Il Collegio aveva chiesto la documentazione dei colloqui, l'ospedale li ha forniti come li ha mandati alla Regione, dove l'assessore alla Sanità Luciano Bresciani risponderà alle due interpellanze partite da consiglieri regionali bergamaschi (Maurizio Martina del Pd e Gabriele Sola dell'Idv) sul caso.

Il direttore generale Cesare Ercole incassa il giudizio favorevole: «Non avevo dubbi».

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