Vincite illegali al videopoker
con una «macchinetta»: presi

Applicavano un'antenna alle macchinette, che emetteva impulsi in grado di intercettare e mandare in tilt i meccanismi di controllo del Monopolio di Stato per accaparrarsi illegalmente le vincite ai videopoker. Coinvolto ancher un marocchino residente in Bergamasca.

Applicavano una sorta di antenna alle macchinette, che emetteva impulsi in grado di intercettare e mandare in tilt codici e meccanismi di controllo del Monopolio di Stato per accaparrarsi illegalmente le vincite ai videopoker, ma sono stati scoperti e arrestati.

In manette sono finiti due cinesi (di 40 e 38 anni, residenti nel bresciano) e un marocchino (di 29 anni, clandestino, che gravitava a Villafranca, in provincia di Verona), mentre un altro maghrebino, residente nella bergamasca, è riuscito a scappare.

A notarli sono stati i carabinieri di Orzinuovi che, durante un servizio di controllo, li hanno visti uscire di corsa da una sala giochi di Castelmella (Brescia), e salire su due auto. Dopo un breve inseguimento è scattato il controllo: nell'auto dei cinesi sono stati recuperati 600 euro in monete da un euro, nell'altra, invece, una macchinetta in grado di aggirare i codici di controllo delle vincite

Un'altra, uguale, era rimasta applicata a uno dei videopoker della sala giochi: sorpresi dal titolare, i truffatori non avevano avuto il tempo di recuperarla. L'ammanco di 500 euro dichiarato dal gestore è stato restituito.

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