Vandali alla «Canottieri Sebino»
A Lovere migliaia di danni

Vandali in azione alla «Canottieri Sebino» di Lovere. La storica società di canottaggio è stata danneggiata sabato notte 10 settembre. Ingenti i danni non ancora quantificati, si parla di alcune migliaia di euro.

Vandali in azione alla «Canottieri Sebino» di Lovere. La storica società di canottaggio nata nel 1908 è stata danneggiata sabato notte 10 settembre. Ingenti i danni non ancora quantificati, si parla di alcune migliaia di euro.

L'amara scoperta è toccata a Carlo Babaglioni, direttore tecnico della società, arrivato nella sede di via Giorgio Paglia all'alba di domenica. Con i suoi atleti doveva partire alla volta di Corgeno (Va) per disputare i campionati lombardi. «Ci siamo accorti subito che c'era qualcosa di strano - ha detto Andrea Papetti, presidente della “Canottieri Sebino” -. Quando siamo entrati purtroppo siamo rimasti senza parole. Hanno scavalcato i cancelli e una volta entrati nel piazzale si sono diretti verso l'ufficio. Hanno rotto il vetro della porta spaccando tutto quello che si sono trovati davanti con una furia cieca. Vetrine dei mobili infrante, armadi sfasciati, documenti e tesserini degli atleti sparsi ovunque, fax, stampante e computer distrutti. Muri e quadri appesi alle pareti sfregiati con spruzzi di vernice e inchiostro dei toner. Un disastro che ci ha lasciato un'amarezza incredibile».

I vandali non contenti sono passati al pianterreno distruggendo anche la sala riunioni. «Per entrare - continua Papetti - hanno spaccato la porta, poi si sono accaniti con il distributore automatico di bevande e snack, scassinandolo e danneggiandolo. Hanno rubato una mountain bike e sganciato dagli ormeggi un gommone, che per fortuna abbiamo recuperato nel lago. Infine si sono diretti nei locali annessi alla struttura di proprietà del comune (area ex Tipitinas), che abbiamo in comodato d'uso da circa un anno. Hanno sfondato un altro vetro e si sono aggirati per le stanze dell'area fitness». I vandali si sono diretti anche alle piscine del Porto Turistico di Lovere tentando di scassinare il chiosco dei gelati e gli spogliatoi esterni.

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