Il nuovo ospedale fa acqua
Due allagamenti a settembre

L'acqua resta il problema predominante del nuovo ospedale di Bergamo: a settembre si sono registrati due allagamenti, in particolare nei sotterranei, in concomitanza delle abbondanti precipitazioni del primo weekend del mese e di sabato scorso.

L'acqua resta il problema predominante del nuovo ospedale di Bergamo: a settembre si sono registrati due allagamenti, in particolare nei sotterranei, in concomitanza delle abbondanti precipitazioni del primo weekend del mese e di sabato scorso.

Già la zona scelta per edificare il «Papa Giovanni XXIII» portava intrinseca la faccenda idrica, visto che l'intera area della Trucca è paludosa e ricca di falde. Il cantiere era a buon punto, nel 2010, quando a settembre scorso è scattato l'allarme: infiltrazioni nella torre 5, che arrivavano dalla falda a nord. Tant'è che la Commissione di collaudo tecnico amministrativo aveva avvertito l'Azienda ospedaliera: se non si elimina il problema infiltrazioni l'opera non è collaudabile. Il cantiere va in stallo, si ipotizza la costruzione di una trincea drenante, si aprono spazi a rimpalli di responsabilità. Si mettono in atto correttivi: la Dec (capofila vincitrice dell'appalto), a costo zero per i Riuniti, su ordine della Direzione lavori, effettua le opere anti-infiltrazioni. E a fine luglio 2011, dopo la comunicazione del direttore dei lavori e la conferma del Rup (Responsabile unico del procedimento) sull'attuazione degli interventi volti a contrastare le infiltrazioni, la Commissione collaudo rimuove la sospensione nel rilascio del certificato di collaudo. Mentre l'Azienda ospedaliera annuncia che, a sue spese, realizzerà comunque la trincea drenante, per tenere sotto controllo il livello di falda, e che verrà bandita, con stazione appaltante Infrastrutture lombarde, una gara pubblica nei primi giorni di settembre.

A tutt'oggi, il bando per la costruzione della trincea non c'è, e settembre è agli sgoccioli. Nel frattempo, copiose piogge hanno investito Bergamo e nell'ospedale, nuovo di zecca, si sono registrati allagamenti nei sotterranei.
Contro l'acqua pluviale si è corsi ai ripari: ai primi di settembre, in seguito alle piogge da venerdì 2 a domenica 4, alla Direzione dei lavori è stato ordinato, per evitare nuovi episodi, di mettere in atto soluzioni ma anche di definire una soluzione progettuale per superare in modo certo il rischio di allagamento in caso di copiose piogge.
L'acqua dal cielo è ritornata, e abbondante, nel weekend tra il 17 e il 18: altro allagamento nell'ospedale, nella zona delle torri 5 e 6, a quanto trapela. Pare che nei giorni scorsi si sia ventilato il problema dei tubi collettori: sarebbero di diametro non sufficientemente ampio (e quindi andrebbero cambiati). Non solo: la pompa diesel che era stata installata per «sputare» fuori l'acqua non sarebbe stata attivata nell'intervallo tra i due pesanti scrosci d'acqua del weekend.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 24 settembre

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