Ospedale, Pd vuole un'audizione
Idv: Non si apra a tutti i costi

Dopo gli allagamenti del nuovo Ospedale, i consiglieri regionali del Pd Martina e Barboni hanno annunciato che formalizzeranno al Presidente della Commissione Sanità del Pirellone la richiesta di una audizione dei responsabili dell'Azienda ospedaliera.

Dopo i nuovi allagamenti avvenuti anche nelle settimane scorse nella nuova struttura dell'Ospedale di Bergamo, i consiglieri regionali del Partito Democratico Maurizio Martina e Mario Barboni hanno annunciato che formalizzeranno lunedì al Presidente della Commissione Sanità del Pirellone la richiesta di una specifica audizione dei responsabili dell'Azienda ospedaliera di Bergamo.

«L'incontro - si legge in una nota - si rende necessario per poter avere il quadro chiaro di tutti gli interventi effettuati e programmati in relazione all'annoso problema delle infiltrazioni d'acqua. Crediamo doveroso che l'intera Commissione Sanità della Regione Lombardia sia informata rapidamente dei problemi esistenti e degli interventi necessari per risolvere i problemi ancora aperti», dichiarano Martina e Barboni. «Si rende inoltre necessario – aggiungono - comprendere con esattezza i tempi e le modalità di queste nuove azioni che devono assolutamente garantire la fine di qualsiasi problema in relazione a infiltrazioni e allagamenti del nuovo complesso ospedaliero».

Sulla questione interviene anche Gabriele Sola dell'Italia dei Valori. «Attenzione a confondere la concretezza orobica con la machiavellica massima secondo cui ‘il fine giustifica i mezzi'», dice il consigliere regionale Sola.

«L'ospedale nuovo deve aprire – dice – ma questo non può andare a discapito della dovuta trasparenza che, ad oggi, ancora manca. Non è possibile che con il contributo di certe forze politiche passi indisturbata la linea secondo cui basta aprire i battenti del Giovanni XXIII, a qualunque costo. Il fine, ovvero l'avviamento dell'ospedale, non può giustificare i mezzi, che in questo caso sono decine di milioni di euro in più di denaro pubblico spesi per fare fronte a non è ancora chiaro quale tipo di imprevisto».

Il consigliere Sola non è pago dei chiarimenti forniti sino ad oggi: «il DG dell'azienda ospedaliera dei Riuniti, Nicora, si è limitato a fornire qualche giustificazione solo a mezzo stampa e non nelle sedi competenti, in Regione Lombardia. Stiamo esaminando da mesi la documentazione relativa alle spese per il nuovo ospedale. Esami che, al momento, sono bloccati per l'indisponibilità di certi documenti di cui abbiamo fatto richiesta, ma che stranamente ad oggi non ci sono ancora stati consegnati».

«Certo, è importante far sì che il nosocomio entri in funzione – conclude Sola - ma non possiamo prescindere dall'analisi delle reali cause dei ritardi e, quindi, delle annesse responsabilità».

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