Disabili alla stazione di Treviglio:
«L'ascensore c'è, ma non è finito»

L'ascensore c'è ma non si può usare, mancano le pareti in vetro per completare l'impianto. E così da oltre sei mesi i disabili in sedia a rotelle continuano a sperimentare il consueto percorso ad ostacoli per accedere ai treni della stazione ferroviaria centrale di Treviglio.

L'ascensore c'è ma non si può usare, mancano le pareti in vetro per completare l'impianto. E così da oltre sei mesi i disabili in sedia a rotelle continuano a sperimentare il consueto percorso ad ostacoli per accedere ai treni della stazione ferroviaria centrale di Treviglio.

A sottolineare il problema sono i componenti del comitato trevigliese «Come noi» che segnalano i disagi insieme ai non vedenti dell'associazione «Oltre l'orizzonte». «Il biglietto da visita di una città è anche la stazione ferroviaria, che deve però garantire accesso a tutti i tipi di viaggiatori, anche disabili fisici e non vedenti – ha affermato Gonaria Congiu, presidente di «Come noi» – ecco perché urge un intervento che pensi anche a noi». Sotto accusa il mancato funzionamento dell'ascensore, collocato lo scorso marzo, che collega il sottopasso pedonale al marciapiede del primo binario, utile ai disabili ma anche ad anziani e a passeggeri con pesanti valigie. Non solo: si attende infatti anche l'apertura dell'elevatore e della rampa posti nella parte estrema sud dello scalo ferroviario, che collega con il parcheggio esterno pubblico di via Roggia Moschetta.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 7 ottobre

© RIPRODUZIONE RISERVATA