Orio, piano di mitigazione ambientale
Presto il confronto con i Comuni

Il Consiglio di Amministrazione di Sacbo ha conferito mandato al presidente Miro Radici e al consigliere delegato Andrea Mentasti di sviluppare un piano di mitigazione ambientale, in sintonia con il decreto di Valutazione di Impatto Ambientale e la zonizzazione acustica aeroportuale.

Bocche rigorosamente cucite sul quando. E soprattutto sul quanto. Ma il Piano si farà, e i fondi ci sono. Ed è il punto centrale, perché senza fondi niente Piano. Da voci di corridoio, pare che per limitare i disagi dell'aeroporto si interverrà in due fasi: 10 milioni di euro per i primi 2 anni, uguale somma per quelli a venire. Ma la cifra complessiva potrebbe essere anche più consistente, se il numero degli edifici da insonorizzare e climatizzare dovesse rivelarsi maggiore.

Il Cda di Sacbo ha dato mandato al presidente Miro Radici e al consigliere delegato Andrea Mentasti «di sviluppare un Piano di mitigazione ambientale, in sintonia con il decreto di Valutazione d'impatto ambientale e la zonizzazione acustica». Piano che preveda «interventi da realizzare a breve e medio termine, definiti sulla base di appropriate indagini conoscitive e analisi tecniche eseguite da enti specializzati, dando continuità a quanto svolto negli ultimi anni» recita un comunicato Sacbo.

Tradotto in parole povere, arrivano i doppi vetri e i climatizzatori: il che che non farà fare i salti di gioia agli abitanti delle zone interessate dall'aeroporto. «L'obiettivo è condurre un'azione progressiva, mirata ad armonizzare lo sviluppo e l'attività dello scalo con le esigenze di compatibilità e sostenibilità ambientale, fornendo risposte contestuali a quanto emergerà dai riscontri tecnici».

In sostanza, si fa un bel check up e si agisce caso per caso. O meglio, casa per casa. Con priorità alle situazioni più compromesse. E nell'attesa attingendo a qualche residuo di bandi precedenti: «In settimana saranno consegnate ai Comuni le schede degli interventi sugli infissi di edifici residenziali e abitazioni private individuati nell'ambito del Protocollo d'intesa tra Regione, Provincia e Sacbo: le schede verranno inviate da parte dei rispettivi Comuni ai proprietari per ottenere il nulla osta a procedere ai lavori di mitigazione».

Ma questo riferimento è al Protocollo dell'ormai lontano 2007 (con bando dell'anno successivo), che ha portato in primis ad intervenire sulle scuole, poi all'acquisizione degli immobili ceduti volontariamente e infine ad intervenire sulle case.

Gli impegni conseguenza dell'approvazione delle curve isofoniche sono sì del medesimo tenore, ma di più ampia portata quantitativa: isolamento termico e acustico nella fascia A (dove non si possono superare i 65 decibel) che comprende parte di Colognola, Azzano San Paolo, Bagnatica, Seriate, Grassobbio e Orio al Serio. Nella fascia B (decibel compresi tra quota 65 e 75) ci sono porzioni di territorio di Seriate (Cassinone), Orio, Grassobbio e Bagnatica: qui oltre ad insonorizzazione e climatizzazione c'è anche la facoltà per i proprietari di chiedere la delocalizzazione. Infine c'è la fascia C (oltre i 75 decibel) che comprende la zona del sedime aeroportuale.

Sacbo promuoverà «tra fine anno e inizio 2012 un incontro con gli amministratori e gli enti locali direttamente coinvolti, unitamente alle parti sociali, dal quale possa emergere un confronto costruttivo e una chiara visione dei contenuti del Piano, finalizzato al rispetto delle reciproche esigenze di aeroporto e cittadini».

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