Il mastro casaro di Clanezzo
torna sul podio per la 500ª volta

Battista Leidi, 74 anni, domenica scorsa, a Castegnato, nel Bresciano, ha conquistato il 14° successo – in altrettante edizioni – a «Franciacorta in bianco», una tra le più importanti vetrine nazionali del settore caseario.

Il segreto dei suoi formaggi lo tiene ben nascosto dietro la folta barba bianca, portata con orgoglio da oltre mezzo secolo. Battista Leidi, 74 anni, domenica scorsa, a Castegnato, nel Bresciano, ha conquistato il 14° successo – in altrettante edizioni – a «Franciacorta in bianco», una tra le più importanti vetrine nazionali del settore caseario.

E con questo podio ha ormai raggiunto i 500 riconoscimenti, portati a casa dai principali concorsi, da Pandino a Luino, passando per Milano e Morbegno.
Re italiano dei formaggi caprini, tanto che la sua piccola fattoria, in località Clanezzo di Almenno San Salvatore (dove alleva alcune decine di capre di razza Saanen), è diventata da tempo una scuola per aspiranti casari.

Il segreto? «Tutto nella lavorazione, che non svelo a nessuno».

Nella categoria dei caprini freschi (dove aveva vinto lo scorso anno) non si è presentato. L'argento, dietro il vincitore di Alessandria, l'ha conquistato Fabio Bonzi, giovane allevatore di San Giovanni Bianco (con azienda recentemente rinnovata lungo la strada che da San Pellegrino porta a Dossena), allievo prediletto di Battista.

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