Google scopre la Bergamasca
Super mappe con migliaia di foto

Gli avvistamenti durante l'estate si sono moltiplicati. Un'auto e un triciclo passano per le strade della Bergamasca e fotografano tutto con un «periscopio» simile a quello dei sottomarini. I due strani veicoli, infatti, fanno parte della squadra di Google.

Gli avvistamenti durante l'estate si sono moltiplicati. Un'auto e un triciclo passano per le strade della Bergamasca e fotografano tutto con un «periscopio» simile a quello dei sottomarini: piazze, incroci, marciapiedi, palazzi. Cosa fanno? E perché? La risposta è in internet. I due strani veicoli, infatti, fanno parte della squadra di Google, il più grande motore di ricerca del web.

Dal 2007 il gigante informatico americano ha avviato il progetto «Street view», con l'obiettivo di realizzare delle mappe virtuali che permettono ad ogni utente collegato a internet di esplorare a distanza i luoghi di tutto il mondo, con immagini di 360 gradi a livello stradale.

Volete farvi un'idea dell'itinerario che percorrerete nel vostro prossimo viaggio? Osservare un sito archeologico? Fare due passi (virtuali) sul Sentierone a Bergamo? Basta digitare sulla tastiera l'indirizzo http://maps.google.it/ , inserire il luogo desiderato e infine muovere con il mouse l'omino giallo «Pegman» (letteralmente «uomo-molletta da bucato») che Google ha disegnato per fare da guida virtuale agli internauti.

In un attimo, se la zona è coperta dal servizio Street view, si può cominciare una vera e propria passeggiata a distanza. Partito in via sperimentale con cinque città statunitensi, il servizio Street view anno dopo anno si è esteso a tutto il pianeta.

Per fotografare i luoghi da mettere nelle mappe virtuali Google ha sguinzagliato sulle strade dei sette continenti uno sciame di automobili e tricicli: dai mezzi spunta una torretta con un dispositivo gps (sistema di posizionamento globale) e ben nove fotocamere, ciascuna delle quali scatta due immagini al secondo, quanto serve a Google per riprendere un luogo da diverse angolazioni e poi ricostruirlo al computer come un puzzle tridimensionale con mesi di lavoro al computer.

Così non è raro incontrare un mezzo targato Google nella propria città: nella Bergamasca recentemente il triciclo è passato per il centro storico di Lovere, mentre le auto sono state avvistate più volte nelle Valli. La nostra provincia infatti non è ancora completamente mappata, anzi il lavoro sembra essere ancora lungo: «Pegman», infatti, riesce a guidarci con facilità solo lungo le strade dei centri più grandi dell'hinterland e della pianura, mentre inizia ad arrancare nelle Valli, dove le immagini sono ancora poche e a due dimensioni.

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