Palafrizzoni scivola sul Campanone
Lavori finiti, senza grazie al Creberg

Quarantamila buoni motivi per ringraziare. Tanti quanti gli euro che il Creberg ha messo sul tavolo in estate per i lavori di sistemazione del Campanone, in Piazza Vecchia. E in effetti, la Torre Civica ora suona che è un piacere. Ma non c'è stato nessun ringraziamento pubblico.

Quarantamila buoni motivi per ringraziare. Tanti quanti gli euro che il Credito Bergamasco ha messo sul tavolo la scorsa estate per i lavori di sistemazione del Campanone, in Piazza Vecchia. E in effetti, la Torre Civica ora suona che è un piacere: 100 rintocchi alle 22, come da pluricentenaria tradizione della città.

Lavori delicati, eseguiti quasi in sordina. In un silenzio assordante, per dirla tutta, considerato che non c'è stata menzione alcuna dello sponsor nel cantiere, né tanto meno una riconsegna ufficiale di un fior di simbolo alla città. E tenuto conto che il taglio dei nastri e le inaugurazioni sono argomenti ai quali nessuna amministrazione sa resistere, la cosa è parsa un attimo strana. In primis all'istituto di credito.

Nota bene, il Creberg è intervenuto a metà luglio dopo il clamoroso flop del bando di gara del Comune per la ricerca di uno sponsor: zero disponibilità. E ad onor del vero, il sindaco Franco Tentorio si è subito speso in elogi verso la gentile liberalità: pubblicamente a contributo ufficializzato, in privato con una lettera al presidente Cesare Zonca.

A lavori finiti nulla. Così da Porta Nuova è partita una gentile richiesta a Palafrizzoni, nella quale il Creberg ha scelto di fare un po' il pesce in barile. Sottolineando, cioè, come dagli uffici comunali non fossero più pervenute notizie in materia e soprattutto chiedendo quando sarebbero iniziati i lavori (ben sapendo comunque che erano già ampiamente finiti...) e in quale modo il Comune intendesse evidenziare pubblicamente l'intervento del Creberg. Una gentile missiva che pare abbia suscitato qualche imbarazzo a Palafrizzoni.

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